Il titolo è diretto come uno schiaffo: «Vaticano S.P.A». Ma il libro di Gianluigi Nuzzi, inviato di punta prima al Giornale e oggi a Panorama, non è un attacco scomposto alla Chiesa. «Semmai - chiarisce lui - è un invito a far pulizia nelle segrete stanze della finanza vaticana». E in effetti Nuzzi, autore di memorabili scoop a cavallo fra politica e cronaca giudiziaria, anche questa volta è andato in profondità: ha infatti intercettato e pubblicato il corposissismo archivio appartenente allo scomparso monsignor Renato Dardozzi, assistente, nientemeno, di due segretari di stato del calibro di Agostino Casaroli e Angelo Sodano.
Insomma, siamo proprio sotto la cupola di San Pietro ai piani alti dei Sacri palazzi. Contabili, ricevute, relazioni riservate: «Il corpus di documenti da me consultato -spiega al Giornale Nuzzi - è impressionante. Siamo davanti a materiale della massima importanza, per chi vuole ricostruire la finanza vaticana degli anni Novanta». E le attività di quello che lautore chiama lo Ior parallelo: una banca nella banca. Formalmente operazioni che coinvolgevano enti benefici, in realtà maneggi spregiudicati in mille direzioni: dalla campagna elettorale di Giulio Andreotti, al pagamento della maxitangente Enimont, fino al riciclaggio del tesoro dellex sindaco di Palermo Vito Ciancimino. Ce nè abbastanza per costruire una sorta di thriller, ma Nuzzi tiene i piedi per terra: segue i diversi fili, anche quelli più inquietanti, pone domande, cerca riscontri senza lasciarsi prendere la mano da facili suggestioni. «Posso dire - riprende lui - che la figura chiave di quellepoca è monsignor Donato De Bonis, già segretario di Marcinkus e poi in qualche modo suo successore alla guida di quel reticolo finanziario occulto e a tratti indecifrabile». Finché, un po alla volta, lattuale presidente dello Ior Angelo Caloia e lo stesso Nardozzi prendono consapevolezza di quegli intrecci e intervengono per mettere fine al sistema De Bonis. In una lettera, Caloia definisce il prelato «facilone, pressapochista, mal consigliato».
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