Un affitto su due è in nero Giro di vite della Finanza

Il mondo degli affitti, come molte inchieste giornalistiche hanno illustrato, è una voragine di evasione fiscale. Recentemente, a Milano il fatto è diventato di attualità dopo gli scontri tra diverse comunità di immigrati, bagnate con il sangue: si è improvvisamente scoperto che la gran parte degli stranieri, soprattutto se clandestini, paga affitti altissimi che non lasciano traccia: e i proprietari delle abitazioni sono italiani. Ma è una realtà che conoscono benissimo anche gli studenti che vivono lontano da casa per motivi di studio, oppure tante famiglie meno abbienti che accettano un contratto in nero in cambio di uno sconto. Senza parlare di seconde case e case di vacanza. Tutte aree ad alta intensità di evasione, dove eventuali indagini vanno praticamente a colpo sicuro.
Secondo il Sunia, in sindacato inquilini, il fenomeno dell’evasione fiscale legata al mondo immobiliare riguarderebbe 1,5 milioni di unità abitative. Ieri la Guardia di finanza ha diffuso i dati sui controlli svolti nel 2009: sono state effettuate 2.639 verifiche che hanno accertato un’evasione fiscale complessiva pari a oltre 18 milioni di euro.
L’evasione accertata sulle compravendite immobiliari (che si configura con l’evasione dell’imposta di registro) è stata pari a 5,4 milioni di euro, l’evasione accertata nelle locazioni (che riguarda le imposte sui redditi e quelle di registro) è stata pari a oltre 12,8 milioni di euro.
Secondo un recente studio del Sunia, in Italia il 40% dei contratti sfugge al Fisco generando un buco di oltre 3,5 miliardi di euro. Una cifra a cui si arriva così: l’evasione nel settore abitativo coinvolge circa 1,5 milioni di case in tutto il Paese con 13 miliardi d’imponibile che rimangono sommersi. A questi, si aggiungono altri 300 milioni di imposta di registro evasa.
Le città che guidano la classifica degli affitti in nero, secondo il Sunia, sono: Milano, Genova, Roma, Vicenza, Napoli, Salerno, Torino, Varese, Firenze, Venezia. Ma anche Bari, Caltanissetta, Bologna, Pisa, Catania rientrano nella lista nera stilata dal sindacato, tenendo conto delle denunce di illegalità presentate nelle sue sedi territoriali. Dall’elenco emerge come il fenomeno raggiunge i picchi nei centri dove maggiore è la presenza di immigrati extra-comunitari e studenti universitari fuori sede. Sono i target di inquilini preferiti perché, secondo il sindacato, più «sfruttabili»: facilmente soggiacciono ad affitti sproporzionati, mentre «i diritti e le garanzie scompaiono dai contratti, che spesso sono palesemente illegali».


La lotta contro l’evasione fiscale immobiliare ha avuto un’accelerazione nel recente passato: la scorsa estate, per esempio (dal 1° luglio a Ferragosto), la Guardia di finanza ha eseguito, lungo le coste italiane, oltre 1.000 verifiche e controlli che aveva portato ad accertare - in appena 45 giorni - affitti in nero per un controvalore di 700mila euro, per lo più derivanti da locazioni stagionali o per brevi periodi.

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