Affittopoli: ecco chi c’è nelle case del Comune

Da Prada al Savini (che ha un ufficio), dal ristorante Il Porto alla panetteria Luini, alle sedi dell’Udc e della Cgil. Ma tra prestanomi e società c’è anche qualche vip come il ballerino Milton, il «bello» del reality-tv La Fattoria

C’è anche il ballerino cu­bano Milton Morales negli elenchi dei 399 stabili di pro­prietà del Demanio pubblica­to due giorni fa sul sito di Pa­lazzo Marino. Eh sì, il bello del programma tv La Fatto­ria abita al quinto piano di uno stabile storico in via Sil­vio Pellico a prezzo straccia­to. L’ex modello,infatti,spen­de 5.731 l’euro l’anno, ovvero 477 al mese per un apparta­mento di 80 metri quadrati vi­sta Madonnina. Il suo con­tratto d’affitto scadeva nel gennaio 2010 ma il Comune ha «generosamente» rinnova­to il canone. C’è anche il re del panzerot­to, pugliese d’origine ma mi­lanese d’adozione, insignito dell’Ambrogino nel 1988,Lui­gi Luini, titolare di un contrat­to di locazione in Galleria. Spende 940 euro al mese per un appartamento di 62 metri quadri. Nella lista dei milanesi doc spicca anche il ristorante Sa­vini, un’istituzione della cuci­na meneghina dal 1881: per una «pertinenza» di 100 me­tri quadri - un appartamento adibito a ufficio - come spie­gano dal ristorante - Savini spende 21.935 euro l’anno ov­vero meno di 2mila euro la mese. Prezzi non proprio di mercato, visto che, per avere un riferimento, il canone me­dio nel Quadrilatero della Moda, si aggira sui 1070 euro per metro quadro l’anno. A quindici anni dallo scanda­lo Affittopoli all’ombra del Duomo non sembra che la si­tuazione sia molto migliora­ta. Anche la politica ha i suoi privilegi: l’Udc continua ad avere, dal 1997 il suo quartie­re generale, il comitato regio­nale, in Galleria. Un apparta­mento di cinque locali al co­sto di 21.841 euro l’anno,me­no di 2mila euro al mese. «De­ve essere un vecchio contrat­to che si rinnova periodica­mente - risponde il nuovo te­soriere - io ho trovato una si­tuazione pregressa. Sfratto? Che io sappia non se ne è par­lato ». Non hanno bisogno di pre­sentazioni invece i Fratelli Prada che hanno la fortuna di spendere - e così sarà fino al 2018 - solo 280 euro al me­tro per la loro boutique da 1594 mq, così Guy Sands che dal 2007 paga 849,63 euro/ mq l’anno per lo store da 679 mq. Eppure nel 2008 Palazzo Marino ha aggiornato i ca­nondi affitto in scadenza a 27 su 53 griffe. I prezzi agevolati valgono non solo sotto le volte di cri­stallo, ma anche nei caselli daziari: il rinomato ristoran­te di pesce Il Porto in piazzale Cantore, ovvero dietro la Dar­sena, spende 45.730 euro l’an­no per lo spazio da circa 200 metri quadri, il che signfica 154 euro al metro quadro l’an­no, o ancora 3.810 euro la me­se. «Un prezzo vantaggioso» ammeete il titolare che ha ri­negoziato il canone due anni fa, con un aumento di soli 5mila euro. La Cgil, invece, occupa un bello stabile di 1088 mq in via Giambellino per 3.

080 euro l’anno di affitto ovvero 2,83 euro al metro. Il contratto sca­deva il 30 settembre 2004, nel 2009 il consiglio comunale ha deliberato l’inserimento dell’immobile nel portafo­glio del Fondo immobiliare 2, ma da lì i compagni non hanno mai traslocato.

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