Affittopoli, venti centesimi al giorno a Brera

Ai prezzi di mercato Palazzo Marino incasserebbe 25 volte tanto. Il Carroccio: «Venda lo stabile di Brera e ne costruisca in altre zone»

Più che «Affittopoli» si potrebbe parlare di «Svendopoli». Cambia il titolo, ma la telenovela di Milano continua a far discutere. Siamo sempre in centro, ma invece che a San Babila, come abbiamo raccontato ieri, ci spostiamo in Brera, in via Madonnina 6. Indirizzo di un altro stabile della vergogna. Ventidue appartamenti di proprietà della pubblica amministrazione che vengono affittati a prezzi stracciati, soprattutto a chi viaggia in Volvo e potrebbe permettersi tranquillamente di pagare un affitto a prezzi di mercato, che in via Madonnina si aggira sui 500 euro al metro quadro all’anno contro i 77 euro all’anno che paga una signora romena. «Ha una macchina che costa 40mila euro che parcheggia nel cortile» sottolineano i vicini, e adesso, con il permesso del Comune - come testimonia il cartello del cantiere - sta facendo dei lavori per unire due appartamenti: da 35 mq presto avrà un appartamento di 70 mq nel cuore di Brera alla bellezza di 77 euro l’anno, posto macchina compreso, cioè - avvertenza per i lettori: sedetevi prima di leggere - 20 centesimi al giorno. «Non solo, la signora ha dichiarato di essere invalida e di essere costretta alla sedia a rotelle - sulla Volvo campeggia il tagliando - però fa due piani di scale tutti i giorni - in parte vi è costretta perché l’ascensore è perennemente guasto». Maldicenza che abbiamo verificato di persona: suoniamo al campanello, la signora apre la porta sulle sue gambe, ma appena apriamo bocca, ce la sbatte in faccia. «Signora l’accusano...non mi devo difendere da niente. Adesso chiamo la polizia» risponde mettendo fine a ogni possibilità di contraddittorio.
«Invitiamo il Comune a fare dei controlli - incalza Matteo Salvini, capogruppo della Lega in consiglio comunale che ha sollevato il caso -. In questo stabile, oltre a persone che hanno tutto il diritto di abitarvi c’è qualcuno che fa il furbo. Ci sarebbe anche chi, infatti, usa la sua casa popolare una volta al mese e viaggia con una macchina targata Svizzera. La cosa insospettisce. Seconda questione: con la “fame“ di case che c’è non sarebbe meglio vendere questo stabile e con i guadagni costruire dei palazzi, magari non così in centro, e dare casa a chi ne ha bisogno e non sa veramente come fare?». «Stiamo provvedendo a un aggiornamento completo del patrimonio» replica Gianni Verga, assessore al Demanio.
Facendo due conti i 22 appartamenti di via Madonnina 6, che attualmente rendono a Palazzo Marino 17.451 euro all’anno, potrebbero fruttare, se affittati a prezzi di mercato, venticinque volte tanto, cioè 447mila euro l’anno.
Accanto alla «reggia» della romena si trova un tinello, di 18 metri quadrati dove una signora di 83 anni vive da 15 anni: lei paga 390 euro all’anno di affitto, cui si aggiungono le spese e il conguaglio - di 300 euro - una tantum.

«Senza contare che quando sono entrata ho dovuto fare a mie spese l’impianto elettrico, quello del gas, la porta blindata». Senza contare che l’anziana ogni sera deve sollevare il divano per trasformarlo in letto.
Una telenovela educativa, insomma. La morale? Non c’è giustizia.

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