Aiba, il ruolo dei broker assume sempre più peso Corsi di formazione

Il mercato assicurativo auto è molto cambiato negli ultimi anni e si appresta a nuove trasformazioni legate alla crescente informazione dei clienti, alle novità normative e all’impatto della situazione economica. In questa situazione i broker, figure professionali che agiscono in rappresentanza degli interessi dei clienti, anche se la maggior parte dei loro ricavi provengono dalle provvigioni delle compagnie, intendono giocare un ruolo sempre più importante.
«In questo momento - afferma Francesco Paparella, presidente di Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) - il ruolo del broker nel mercato assicurativo delle auto dei privati è limitato, mentre abbiamo in sostanza l’esclusiva nell’assicurazione dei veicoli delle flotte aziendali o per il noleggio a breve e lungo termine. La maggior parte delle auto private assicurate tramite broker - continua il presidente di Aiba - appartengono a familiari d’imprenditori o dirigenti di aziende che si affidano ai nostri associati per stipulare polizze per veicoli di tutti i tipi, dalle utilitarie agli autocarri».
Oltre a essere indipendenti dalle compagnie, i broker devono quindi avere un know how professionale molto elevato. «Quando trattiamo con una società di autonoleggi - esemplifica Paparella - il nostro interlocutore è un esperto di assicurazioni. Il nostro personale, quindi, deve essere di pari livello. È vero che un’impresa può cambiare spesso broker, ma difficilmente torna a rivolgersi a una categoria professionale diversa. A noi, oggi, più che intermediari piace definirci consulenti. Ogni anno mandiamo 3mila persone a frequentare corsi di qualificazione e aggiornamento. Il nostro obiettivo, nei confronti del cliente impresa o privato, è quello di convogliare non solo il prezzo più conveniente, ma anche il migliore servizio». I broker assicurativi, tra imprese e persone fisiche, secondo Aiba, in Italia sono circa 3.800. Un numero crescente di agenti si sta spostando dall’attività di venditore per conto di una o più compagnie, a broker. Tramite il brokeraggio, sempre secondo l’associazione presieduta da Paparella, è gestito oltre il 65% dei rischi industriali del Paese. Questo la dice lunga anche sul ruolo sociale ed economico di queste figure professionali. Solo per fare un esempio indicativo in questo senso, all’interno dell’attività di Aiba prevista nel 2008, l’associazione sta organizzando per l’8 aprile, a Roma, un convegno nazionale su «Sicurezza sul lavoro, prevenzione e assicurazione: il broker garanzia di tutela».
Un’altra testimonianza dell’attenzione rivolta da Aiba alle problematiche emergenti, cui finora si è dedicato scarso peso a livello normativo e assicurativo, è la proposta al governo, fatta in collaborazione con Anra (Associazione nazionale risk manager), di abbattere l’aliquota fiscale per le polizze Rc Inquinamento al 2,5%. Sempre nei prossimi mesi, Aiba rafforzerà l’attività culturale e convegnistica, gestita attraverso la sua emanazione Aba (Accademia di brokeraggio assicurativo). Sono previsti un nuovo corso di alta specializzazione in risk management per figure professionali già qualificate, un corso post laurea in tecniche di brokeraggio, nuovi percorsi formativi su singoli argomenti, un corso online di 60 ore realizzato in collaborazione con l’Università telematica Tel.Ma di Roma valido per l’acquisizione di alcuni titoli e crediti, e un nuovo programma («Linea 38») di aggiornamento di alto profilo. In più, Aiba sta concludendo un accordo con la Cattolica per l’istituzione di un corso di laurea in intermediazione assicurativa.


Aiba ritiene importante aumentare la presenza nel settore assicurativo auto Rc e rischi diversi, come dimostrano anche iniziative quali il potenziamento di un comparatore online a disposizione dei propri associati e la realizzazione di una ricerca dettagliato sull’andamento di questo mercato.

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