Massimiliano Finzi
La sclerosi multipla si può sconfiggere. È la ricerca l'unico modo per dare un futuro migliore a 114mila persone che, nel nostro Paese, sono colpite da questa malattia. Ogni tre ore, un giovane riceve una diagnosi di questa patologia, tra le più gravi del sistema nervoso centrale, per la quale non esiste una cura risolutiva. «Grazie al 5xMille - in 10 anni gli italiani hanno destinato 48 milioni di euro all'Associazione italiana Sclerosi Multipla (Aism) e alla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) - abbiamo sostenuto la ricerca a 360 gradi su questa malattia - dice Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione - facendo il massimo per cambiare la vita di tante persone. Non diamo solo soldi alla ricerca, ma indirizziamo e promuoviamo solo progetti di eccellenza». Due sono i filoni d'azione di Aism. Quello di un Bando annuale di 3 milioni di euro e quello dei progetti speciali. Il primo, finanzia studi innovativi, che aprono nuove strade di ricerca. Gli altri, invece, mirano a dare delle risposte specifiche ai bisogni delle persone. Appartengono, a questa ultima tipologia, i progetti come la «Progressive Ms Alliance», che, Aism e Fism hanno promosso (insieme con le consorelle americana, canadese e inglese) e finanziato con 2,5 milioni di euro; la rete di centri di studio con risonanze magnetiche ad alta gamma, sulle lesioni provocate della malattia e come queste evolvono, onde individuare nuove terapie e avere indicatori prognostici; la creazione del Registro Italiano della Sm, con 140 centri, la raccolta di dati su 40mila pazienti, col fine di una mappatura-paese.
Altri progetti riguardano le staminali mesenchimali e neurali (2,5 milioni di euro di investimenti), dove si è passati dalla ricerca di base, alla sperimentazione sull'uomo; nuove prospettive della riabilitazione che - scientificamente dimostrato, può essere considerata «cura» a tutti gli effetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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