Albanese ucciso a Capodanno, 2 fermi

Sono stati arrestati i responsabili dell’uccisione di Dritan Shametj, il 21enne albanese morto la notte di Capodanno all’Arco di Travertino. La squadra mobile ha arrestato per omicidio due cugini albanesi.
Dalle indagini, condotte dal sostituto procuratore Pietro Polidori, è emerso che l’omicidio è scaturito da una banale lite tra gruppi di stranieri che stavano festeggiando la fine dell’anno a Ciampino, nel locale Vox Maris. Lo stesso locale è stato chiuso e posto sotto sequestro dopo che al suo interno, durante le indagini, sono state rinvenute armi bianche come spade, scimitarre e coltelli e numerosi dosi di cocaina. Gli arrestati sono stati individuati nel mondo della prostituzione. Dritan si era presentato sanguinante la mattina del primo gennaio in una bar di via Arco di Travertino. Trasportato in ospedale e sottoposto a intervento chirurgico, il ragazzo era poi morto nel pomeriggio all’ospedale Vannini.
I due cugini, K.C. di 28 anni e B.T. di 22 anni, entrambi clandestini e con precedenti per sfruttamento della prostituzione, sono stati arrestati nella zona di Torpignattara. Gli agenti della terza sezione della squadra mobile capitolina, diretti da Eugenio Ferraro, sono arrivati a loro grazie alle testimonianze raccolte nel mondo della malavita romena dedito alla prostituzione. Attraverso un’attività di indagine telematica gli agenti hanno accertato le responsabilità dei due, che sono stati arrestati a metà febbraio (ma la notizia è stata resa nota solo ieri al termine di ulteriori accertamenti, ndr). In manette sono finiti altri due stranieri, una romena di 28 anni e un albanese di 22, che devono rispondere di favoreggiamento. Dalle indagini, condotte dal pm Pollidori, è infatti emerso che i due avrebbero aiutato i cugini a far sparire la pistola utilizzata per l’omicidio e avrebbero poi provato a coprire i due. Secondo gli inquirenti vittima e aggressori facevano parte di due opposti gruppi criminali e tra loro già da tempo si erano creati degli attriti. L’omicidio, secondo quanto è stato accertato dagli investigatori, è scaturito da una banale lite tra le due fazioni che avevano trascorso in Capodanno a Ciampino, nel locale Vox Maris, che poi è stato chiuso e posto sotto sequestro dagli agenti della polizia amministrativa della questura di Roma.
Prima una rissa per un banalissimo motivo legato alle dediche musicali da cantare in quella serata, poi l’agguato.

Vittima e aggressori hanno iniziato a discutere dentro la discoteca, poi hanno continuato animatamente fuori e, infine, sono saliti sulle rispettive auto fino ad arrivare all’Arco di Travertino, intorno alle 6.30, dove sono stati esplosi due colpi di pistola 9x21 contro Dritan Shametj.

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