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Algeria, via i cinesi che non rispettano la legge della sharia

La protesta degli algerini: «Non possono vivere
qui con noi, devono andare via - dicono - non
rispettano la nostra religione, bevono il vino
e fanno altre cose per noi vietate».

«I cinesi devono andare via da Algeri perché non possiamo convivere con loro». È quanto afferma un commerciante algerino del quartiere di Bab al-Zawra, teatro dello scontro all'arma bianca avvenuto due giorni fa tra alcuni commercianti locali ed un gruppo di cinesi. Secondo il racconto rilasciato al giornale arabo al-Hayat, per Azwaj la reazione degli algerini della zona che dopo la rissa hanno assaltato i negozi cinesi del quartiere e chiesto l'espulsione della comunità cinese non è casuale ma frutto di un clima di insofferenza nei confronti degli immigrati asiatici. «Non possono vivere qui con noi devono andare via - sostiene - non rispettano la nostra religione, bevono il vino e fanno altre cose per noi vietate». Azwaj fa parte del gruppo di commercianti intervenuti in difesa del collega Abdel Karim Saluda, aggredito da alcuni cinesi in seguito ad un diverbio con un loro connazionale che aveva parcheggiato la sua auto davanti al negozio dell'algerino. La Tv araba «al-Jazeera» ha trasmesso più volte oggi le immagini del commerciante algerino, riprese subito dopo lo scontro, steso in terra con indosso una tunica bianca sporca di sangue.

Anche la Tv qatariota ha parlato del malessere della popolazione locale musulmana nei confronti di una comunità «le cui tradizioni sono diverse da quelle islamiche».

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