Alitalia, i sindacati alzano la voce "Prodi ci deve convocare subito"

Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro formale urgente con il premier sulla vicenda Alitalia. Bonanni: "Palazzo Chigi sta tenendo segreti i termini della questione". Regione Lombardia: "Scenario drammatico"

Alitalia, i sindacati alzano la voce 
"Prodi ci deve convocare subito"

Roma - I leader sindacali chiedono un incontro formale urgente con il premier Prodi sulla vicenda Alitalia, in una lettera inviata in queste ore. La lettera è firmata dai leader di Cgil, Cisl e Uil, Epifani, Bonanni e Angeletti. Per Bonanni "il problema con Alitalia è che il governo sta tenendo segreti i termini della questione come se non fosse un bene pubblico. Se continuerà a farlo - avverte - chiederemo ad altri di difendere questo bene che l’esecutivo sta segretamente dismettendo".

Epifani: "Nostro interlocutore resta il governo" La questione dell’incontro con il presidente di Air France Spinetta "è del tutto irrilevante" perchè l’interlocutore fondamentale per il sindacato resta il Governo che è l’azionista", ha detto Epifani. "Ognuno incontra chi vuole ma noi abbiamo mandato una lettera in cui diciamo che l’interlocutore resta il Governo: lo abbiamo detto a Prodi e lo abbiamo scritto di nuovo oggi nella lettera".

La Lega incontra Prato: "Confermati nostri timori" Dopo l’incontro di ieri con il presidente del Consiglio, Romano Prodi, questa mattina il capogruppo alla Camera, Roberto Maroni e il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, hanno avuto un colloquio con il presidente di Alitalia, Maurizio Prato. "L’incontro - dichiarano Maroni e Calderoli in una nota al termine dell’incontro - è stato molto franco, ma ha confermato tutte le nostre preoccupazioni sul futuro dell’aeroporto di Malpensa e la convinzione che è il Governo a dover trattare con Air France perchè è chiaro che la valutazione non si può fermare al piano industriale di Alitalia, ma deve tenere conto delle ricadute sul sistema aeroportuale complessivo e in particolare su Malpensa, garantendo la salvaguardia dei posti di lavoro e degli investimenti previsti".

Regione Lombardia: "Scenario drammatico" L’assessore regionale alle Infrastrutture della Lombardia, Raffaele Cattaneo, lo ha definito uno "scenario assolutamente drammatico", per il quale si rende necessaria, almeno, una "moratoria". Lo scenario è quello che dipinge Malpensa nell’estate 2008, ricavato sulla base di dati Sea e di siti specializzati, estremamente ridimnsionata. Uno scenario che vede su Malpensa "calare la scure di Air France", fatto di numeri e voli cancellati: 793, in totale, quelli settimanali di Alitalia tagliati su Malpensa (da 1.238 a 445).

Cancellate 43 rotte (17 intercontinetali, 20 europee e 9 nazionali) su 85 ma di altre 35 (6 intercontinetali, 20 europee e 9 nazionali) sarà diminuta la frequenza; solo 7 tratte, dunque, rimarranno inalterate per destinazione e frequenza (verso Tel Aviv, Casablanca, New York JFK, Sofia, Strasborgo, Tirana, Varsavia). Ogni giorno, i voli Alitalia in partenza da Malpensa saranno 64 contro i 177 attuali e la Regione Lombardia calcola che ciò farà prevedere una perdita di passeggeri fino a 160.000 a settimana, cioè 8 milioni all’anno.

Per il governatore lombardo, Roberto Formigoni, si tratta di un "vero e proprio tsunami", "devastante nelle sue conseguenze occupazionali, per l’economia complessiva del sistema Lombardia e del sistema Italia, per la perdita di accessibilità intercontinetale della Regione e del Paese".  

 

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