da Milano
Uno dei tre concorrenti nella gara per la privatizzazione di Alitalia si ritira. Il consorzio formato da Tpg, Matlin Patterson e Mediobanca, dopo aver esaminato la procedura che regola la fase delle offerte vincolanti per la vendita che si concluderà entro il 2 luglio, ha scritto in una nota di «non essere nelle condizioni di ottemperare puntualmente a quanto da essa prescritto». «Pertanto, il consorzio, pur apprezzando lammissione alla fase finale della gara da parte del ministero dellEconomia, si trova, al momento, nellimpossibilità di procedere oltre». Un comunicato chiaro e stringato.
Secondo fonti vicine al consorzio a determinare la rinuncia sono i paletti contenuti nella seconda lettera di procedura: il mantenimento dellitalianità, la complessità della procedura, lofferta che deve essere definitiva e vincolante e i pochi giorni a disposizione per esaminare i dati «sensibili» della data room. E proprio il fatto che fino ad oggi il consorzio non abbia mai messo piede nella data room fa capire la decisione che è stata presa dopo lesame della lettera del Tesoro. Nel comunicato si legge che il consorzio si trova «al momento nellimpossibilità...». Se dunque la procedura subisse modifiche è probabile che ritorni in gara. Ora la parola passa al ministro del Tesoro Tommaso Padoa-Schioppa.
«È gravissima luscita del consorzio formato da Tpg, Matlin Patterson e Mediobanca dalla gara per la privatizzazione di Alitalia. Il governo deve chiarire quanto sta avvenendo», ha dichiarato lesponente di Forza Italia, Giorgio Jannone. «La motivazione fornita dal consorzio per giustificare labbandono della gara è un fatto grave, come segretario della commissione parlamentare Trasporti vorrei sapere da Padoa-Schioppa il reale significato di questo abbandono», ha commentato lesponente dellItalia dei Valori, Egidio Pedrini.
Con il ritiro della cordata italo-statunitense, la corsa per lacquisizione di Alitalia vede due soli concorrenti. Si tratta di Ap Holding di Carlo Toto che conta sul supporto finanziario di Intesa Sanpaolo e, come è emerso dal documento consegnato dal ministro dellEconomia, Tommaso Padoa-Schioppa, alla Commissione Trasporti della Camera il 17 maggio scorso, anche di quello di Mps. Il secondo concorrente in corsa è la compagnia russa Aeroflot insieme a Unicredit Banca Mobiliare.
La rinuncia da parte di Tpg, Matlin Patterson e Mediobanca giunge dopo che il ministero dellEconomia una settimana fa aveva diffuso la seconda lettera di procedura con la quale sono stati comunicati ai potenziali acquirenti contenuto e modalità di presentazione delle offerte. Il giorno successivo la compagnia svelava il proprio bilancio: il 2006 si è chiuso per Alitalia con una perdita netta di 626 milioni di euro che, cumulata al rosso del primo trimestre di questanno, ha fatto sì che le perdite siano superiori a un terzo del capitale, rendendo probabilmente necessaria una ricapitalizzazione. Le offerte devono essere presentate entro il 2 luglio prossimo e secondo le aspettative la vendita dovrebbe avvenire nel giro di poche settimane.
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