Alitalia, Ryanair fa ricorso all'Ue contro il piano Cai Sì del Senato al decreto

Presentato un ricorso contro il piano di salvataggio. Via libera di Palazzo Madama al dl Alitalia che modifica la legge Marzano sulla ristrutturazione delle grandi aziende in crisi

Alitalia, Ryanair fa ricorso 
all'Ue contro il piano Cai 
Sì del Senato al decreto

Roma - La compagnia aerea irlandese Ryanair ha presentato un ricorso formale alla Commissione europea contro il piano di salvataggio di Alitalia. Il Senato ha approvato con 149 "sì" e un solo voto contrario il decreto legge sull’Alitalia che modifica la legge Marzano sulle grandi aziende in crisi. Intanto nella trasformazione di Compagnia Aerea Italiana da Srl a Spa "la tabella di marcia è sempre più veloce": la prossima assemblea sarà il 14 ottobre.

Il ricorso di Ryanair La compagnia aerea irlandese Ryanair rende noto di aver presentato un ricorso formale alla Commissione europea contro il piano di salvataggio di Alitalia. In una nota si legge che la decisione è stata presa dopo che il governo italiano ha annunciato un accordo con i sindacati sull’offerta di Cai. "L’accordo - dice Ryanair - prevede una ridenominazione di facciata di Alitalia e la cancellazione di debiti compresi tra gli 1,2 e i 2 miliardi di euro". "Il governo italiano - afferma in una nota Jim Callaghan, direttore legale di Ryanair - ha cancellato fino a 2 miliardi di euro di debiti di Alitalia, garantisce gli investimenti dei componenti del consorzio e ha sottoscritto forti concessioni ai sindacati in cambio del loro accordo a questo piano ridicolo".

Il dl passa al Senato Il Senato approva con 149 sì e un solo voto contrario il decreto legge sull’ Alitalia che modifica la legge Marzano sulle grandi aziende in crisi. Hanno votato a favore Pdl e Lega Nord, non hanno partecipato al voto Pd, Idv e Udc. In dichiarazione di voto, l’Udc aveva annunciato l’astensione, l’Idv e il Pd il voto contrario e Pdl e Lega Nord il voto a favore. Al momento del voto, però, tutta l’opposizione non ha votato lasciando alla sola maggioranza il compito di votare il provvedimento. Il decreto legge è stato modificato dai senatori che hanno accolto alcuni emendamenti proposti dai relatori Antonio Paravia e Alberto Maria Cicolani e dallo stesso governo, mentre sono state respinte le modifiche presentate dall’ opposizione.

Le modifiche apportate Tra le modifiche principali apportate: il raddoppio della tassa d’imbarco che passa da 1 euro a 2 euro; le agevolazioni per la raccolta dei cosiddetti fondi dormienti; il limite, fino al 30 giugno 2009, alle deroghe sulle norme antitrust; una norma salva-precari che permette alla nuova Alitalia (o le società che ne rileveranno gli asset) di assumere lavoratori a tempo determinato, in deroga alle norme vigenti che impediscono nuove assunzioni per le aziende che usufruiscono della cassa integrazione; la possibilità per i lavoratori in cassa integrazione che trovano lavoro da un’altra parte di poter usufruire di nuovo della Cigs per l’Alitalia, che dura quattro anni, se, nel frattempo, perdono il nuovo lavoro. Il Senato, tra l’altro, ha approvato un odg dell’opposizione (prima firmataria Teresa Armato del Pd) che impegna il governo ad agire per includere la società Atitech nel perimetro industriale della nuova compagnia di bandiera.

Via libera all'offerta d'acquisto L’assemblea di Cai si è riunita a Milano e ha deliberato all’unanimità di ratificare il ripristino dell’offerta di acquisto su Alitalia. Un ripristino già comunicato da Roberto Colaninno al commissario straordinario Fantozzi il 25 settembre. "Abbiamo parlato" anche del partner estero, ha detto il presidente della Cai Colaninno, al termine dell’assemblea della società che raggruppa la cordata di imprenditori interessata all’acquisto di Alitalia. Intanto, Ryanair ha presentato un esposto alla Commissione Europea contro il piano di salvataggio di Alitalia. Sostiene che il piano comporta "un aiuto di Stato non consentito". La compagnia low cost Ryanair ha inviato un reclamo formale contro quello che definisce "l’ultimo salvataggio finanziario" per Alitalia, riferendosi alla cordata di investitori italiani Cai. "Il governo italiano - afferma in una nota Jim Callaghan, direttore legale di Ryanair - ha cancellato fino a 2 miliardi di euro di debiti di Alitalia, garantisce gli investimenti dei componenti del consorzio e ha sottoscritto forti concessioni ai sindacati in cambio del loro accordo a questo piano ridicolo". La Commissione Europea al momento non conferma nemmeno di aver ricevuto un ricorso da Ryanair contro il piano di salvataggio di Alitalia e un portavoce si è limitato a dire che se arriverà "sarà esaminato come si fa sempre in questi casi".

L'Ue fissa i paletti La Commissione europea ha fissato i paletti per dare il via libera al piano di salvataggio dell’Alitalia. In una lettera inviata alle autorità nazionali, a quanto si è appreso, sono state indicate in dettaglio le condizioni "tecniche" che dovranno essere rispettate per non violare le norme europee. Il piano industriale della Cai, secondo quanto ha riferito oggi Fabio Pirotta, portavoce del commissario ai Trasporti Antonio Tajani, non è comunque stato finora notificato a Bruxelles. "Sta all’Italia decidere se e quando" procedere alla notifica, ha detto il portavoce.

Secondo le informazioni raccolte a Bruxelles, nella lettera inviata a Roma lunedì sera dal direttore generale ai Trasporti della Commissione Ue, Matthias Ruete, vengono specificati i passi che dovranno essere compiuti per rispettare tre "principi guida" fondamentali: discontinuità tra la vecchia e la nuova compagnia, trasparenza dell’intera operazione, cessione degli asset a condizioni di mercato.

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