All’asta delle bici di nessuno, affari da 5 euro

All’asta delle bici di nessuno, affari da 5 euro

Dove finiscono le biciclette che vengono sequestrate a Milano? Quelle che bloccano i tram, quelle che il padrone lascia incatenate per mesi a un palo della luce, finché non arrivano i vigili a rimuoverle? Vanno tutte alla depositeria civica di via Gregorovius, un vastissimo capannone ricettacolo di mezzi sequestrati, oggetti smarriti che nessuno rivendica, e di biciclette. Ieri per la prima volta il Comune ha promosso un’asta pubblica per vendere le biciclette depositate lì da anni. «Alcune risalgono al ’95 - ha commentato Assunta Sassone, responsabile della depositeria -. Un modo per liberare l’amministrazione dei costi di deposito e per recuperare qualche fondo». Oltre 350 le biciclette vendute, in lotto o a una a una. Anche a 5 euro.

Ben 130 bici, in buono stato, sono andate singolarmente all’asta, disputate da un centinaio di acquirenti a forza di rialzi da cinque euro. Pezzo forte della mattinata di contrattazioni un bici Bianchi da donna, aggiudicata a un fortunato signore per 70 euro.

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