Allarme Cei: "Italia verso il suicidio demografico Serve impegno bipartisan per affrontare la crisi"

Il monito di Bagnasco: "Urge una politica che sia orientata ai figli, che voglia da subito farsi carico di un ricambio generazionale". E sulla crisi: "contribuiscano tutti per varare riforme tese a far crescere il Paese". Sul federalismo: "L’unità del Paese resta una conquista irrinunciabile"

Allarme Cei: "Italia verso il suicidio demografico 
Serve impegno bipartisan per affrontare la crisi"

Roma - L’Italia sta andando verso il "suicidio demografico". E' l’allarme lanciato dal presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, che oggi ha aperto i lavori a Roma della 61esima assemblea generale della Cei. "Urge una politica che sia orientata ai figli, che voglia da subito farsi carico di un ricambio generazionale", ha detto il porporato chiedendo sostegno per la famiglia tradizionale e ricordando che il 50% delle coppie italiane coniugate non ha neanche un bambino.

L'impegno contro la crisi Serve in Italia un impegno bipartisan per affrontare il nuovo giro di vite e le nuove ristrettezze imposte dalle decisioni dell’Unione Europea per affrontare gli ulteriori sviluppi della crisi economica. Bagnasco ha auspicato "un responsabile coinvolgimento di tutti nell’opera che si presenta sempre più ardua".

Unità del Paese Sul nodo federalismo, Bagnasco ha sottolineato che "l’unità del Paese resta una conquista e un ancoraggio irrinunciabili". "Ogni auspicabile riforma condivisa - ha spiegato Bagnasco - a partire da quella federalista, per essere un approdo giovevole, dovrà storicizzare il vincolo unitario e coerentemente farlo evolvere per il meglio di tutti".

Il nodo pedofilia Di fronte agli scandali dei preti pedofili, la Chiesa farà di tutto per continuare a meritare la fiducia delle famiglie italiane, anche di quelle non credenti. "Non transigeremo su nulla - ha spiegato Bagnasco - non risparmieremo attenzione, verifiche, provvedimenti". Nella sua relazione, 6 pagine su 11 sono state dedicate al dramma della pedofilia. "L’opinione pubblica come le famiglie devono sapere che noi Chiesa faremo di tutto per meritare sempre, e sempre di più, la fiducia che generalmente ci viene accordata anche da genitori non credenti o non frequentanti", ha spiegato Bagnasco. "Non risparmieremo attenzione, verifiche, provvedimenti; non sorvoleremo su segnali o dubbi; non rinunceremo a interpretare, con ogni premura e ogni scrupolo necessari, la nostra funzione educativa", ha incalzato. "Qui è la nostra missione, rispetto alla quale non possiamo distrarci nè deludere. Sulla integrità dei nostri preti, del nostro personale religioso, dei nostri ambienti, noi non possiamo transigere perchè essa sta al cuore delle nostre scelte di dedizione al Signore e di servizio ai fratelli", ha assicurato. "I casi di indegnità che fin qui sono emersi e, Dio non voglia, potranno ancora emergere, non possono oscurare il luminoso impegno che il clero italiano nel suo complesso, da tempo immemore, svolge in ogni angolo del Paese", ha sottolineato.

Bagnasco ha assicurato che la Chiesa italiana ha sposato in pieno la linea del rigore e della trasparenza indicate dal Papa ed ha "imaparato e impara a non avere paura della verità, anche quando è dolorosa e odiosa, a non tacerla o coprirla".

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