Daniela Uva
Croce rossa e vigili del fuoco insieme per la prima esercitazione congiunta della loro storia. Fino al prossimo 19 giugno circa 400 pompieri e altrettanti operatori della Croce rossa daranno vita a Emercampus 2005, un esperimento pilota nato dalla volontà di migliorare e rendere quanto più efficiente la capacità di collaborazione fra i due corpi.
Nella cornice di Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova), uomini e mezzi saranno impegnati in numerose prove pratiche. Dopo i primi giorni di lezioni teoriche e corsi presso alcuni centri universitari, il 9, 10 e 11 giugno sarà la volta delle cinque esercitazioni sul campo previste dal programma.
Nella prima verrà simulata lesplosione in una cava di ghiaia: unità cinofile, elicotteri e nuclei speleo-alpino-fluviali si cimenteranno nella ricerca dei dispersi. Nella seconda esercitazione, prevista nel pomeriggio, Vigili del Fuoco e medici della Croce rossa dovranno evacuare un albergo in fiamme. Per la prima volta verrà sperimentata la partecipazione congiunta di tutti gli operatori alle prime fasi del soccorso.
La terza prova si svolgerà a Desenzano dove verrà simulata la collisione e laffondamento di due barche. Motoscafi, moto dacqua, elicotteri e sommozzatori collaboreranno al salvataggio degli equipaggi.
Solferino sarà la sede dellesercitazione successiva, che consisterà nellintervento durante una manifestazione in piazza. Gli operatori dovranno soccorrere 150 persone ferite in seguito al crollo di una tribuna. Lultimo giorno sarà dedicato alla prova più lunga e impegnativa: lesercitazione Nbcr, ovvero il soccorso di 400 turisti contaminati da sostanze tossiche. In questo caso sarà simulato lincidente di unautocisterna piena di prodotti chimici rilasciati in prossimità di un campeggio.
«La collaborazione fra noi e la Croce Rossa - spiegano i responsabili della direzione regionale Lombardia dei Vigili del Fuoco - è cominciata ufficialmente lo scorso 15 novembre con la firma da parte del dipartimento vigili del fuoco direzione regionale Lombardia e del comitato regionale lombardo della Croce Rossa di un protocollo dintesa che stabilisce limpegno reciproco a collaborare per migliorare lefficienza del sistema di difesa civile. Questa esercitazione sarà loccasione per verificare la reale possibilità di intervenire insieme nei casi di emergenza».
«Si tratta di un arricchimento reciproco delle conoscenze e dei modelli dintervento che potrà contribuire ad alzare il livello di competenza degli operatori», continua Rosi Parlanti, commissario straordinario della Croce rossa, comitato della Lombardia.
Se i test saranno positivi, potrà presto diventare realtà la più importante novità prevista dal protocollo: laccesso dei nuclei specializzati della Croce rossa alla zona rossa degli scenari critici, a quellarea, cioè, tradizionalmente riservata ai soli vigili del fuoco.
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