Allergie: il picco è in città

Allergie: il pericolo è più in città che in campagna. Lo confermano i dati degli esperti provenienti da tutta Europa e riuniti al convegno organizzato al Porto Antico dal Dimi, dipartimento di medicina interna del San Martino. Secondo gli esperti il numero delle persone affette da allergie è in continuo aumento e varia nella nostra regione dall’8 al 12 per cento della popolazione. In tutto 90mila liguri soffrono di questa patologia che, a causa dell’inquinamento, è diventata più frequante in città che in campagna. Inoltre in questo periodo, nonostante il caldo e l’estate imminente è ancora forte la presenza di pollini di ulivo, di pino e di parietaria. Si stima che i raffreddori allergici colpiscano il 13 per cento di chi vive in città e solo il 3 per cento di chi abita in campagna. Tuttavia gli esperti sostengono che soprattutto per quanto riguarda livelli di inquinamento e la loro incidenza di fenomeni allergici, Genova e gli altri capoluoghi della nostra regione, sono di gran lunga migliori come qualità dell’aria rispetto non solo alle grandi città italiane (Roma e Milano), ma anche a quelli di città con dimenzioni più simili alla nostra come Firenze o Bologna.


«Resta il fatto che l’asma in Liguria è un fenomeno ancora sottovalutato - spiega Walter Canonica, direttore della Clinica di Malattie dell’apparato respiratorio e allergologia Dimi dell’Università di Genova -. Basti pensare che a fronte di un 4,5 per cento di liguri asmatici soltanto l’1 per cento ha ottenuto le esenzioni previste dal servizio sanitario».

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