All'Umanitaria «La voce della Chiesa»

Continuano i martedì dell'Umanitaria (via Santa Barnaba 48, tel 02/5796831 www.umanitaria.it), gli appuntamenti culturali in cui si affrontano grandi dibattiti. Ecco allora che dopodomani alle 18 si affronta uno dei grandi temi del nostro tempo: la libertà di coscienza. L'occasione? La presentazione di un libro. «La voce della Chiesa o la libertà di coscienza? Come la pensano gli italiani?» è il titolo dell'incontro di martedì 26 maggio (ore 18, ingresso gratuito).
Il libro da cui partiranno le riflessioni, invece, è «La Chiesa del no. Indagine sugli italiani e la libertà di coscienza» (Mondadori) di Marco Politi, vaticanista della Repubblica. Un volume in cui si analizza l'atteggiamento degli italiani su temi scottanti come aborto, contraccezione, coppie di fatto, matrimoni tra omosessuali che spesso accendono polemiche nel rapporto tra Stato e Chiesa. Alla presentazione del volume, oltre all'autore, partecipano teologi, filosofi e scienziati.
Su aborto, contraccezione, matrimoni omosessuali, eutanasia, fecondazione assistita, testamento biologico prevale la voce della Chiesa o la gente ha come ultimo punto di riferimento la propria coscienza? Una delle tante domande che l'autore si pone e cui cerca di dare risposta. Punti di vista diversi saranno esposti anche martedì: all'incontro, infatti, parteciperanno Vito Mancuso, ex prete, professore universitario favorevole alla contraccezione, Edoardo Boncinelli, biologo, ricercatore, scienziato e Laura Boella, docente di Storia della filosofia morale.
Sono tanti gli interrogativi e le risposte che Politi cerca di dare nel suo ultimo volume. Per esempio cosa significa per la Chiesa cattolica fare i conti con una società pluralista come quella italiana, in cui convivono fedi e concezioni filosofiche diverse e in cui si profila una novità assoluta rispetto al passato: il pluralismo etico? Quale e quanta libertà di discussione c'è all'interno dell'istituzione ecclesiastica? Dopo l'appassionante viaggio attraverso il revival cattolico italiano («Il ritorno di Dio», 2004) l'autore affronta i problemi più scottanti del rapporto tra Stato e Chiesa: eutanasia e testamento biologico, coppie di fatto e unioni omosessuali, moratoria sull'aborto e difesa della legge 194, tutela dell'embrione e referendum sulla fecondazione assistita. Temi che accendono vivaci polemiche all'interno della società italiana, che dividono e fanno discutere, che lacerano ma che, al tempo stesso, sono capaci di unire in maniera trasversale politici di opposte fazioni.


Per papa Ratzinger intervenire nelle vicende della legislazione italiana - secondo l'autore - significa difendere l'ultima trincea della Chiesa cattolica nell'Occidente secolarizzato, ma se analizziamo la realtà del nostro paese e parliamo con teologi, sacerdoti, politici, medici e scienziati, scopriamo che la linea di demarcazione su questi temi non è fra cattolici e laici, bensì fra coloro (la maggioranza), credenti e diversamente credenti, che, pur ascoltando la voce della Chiesa, hanno come punto di riferimento ultimo la libera scelta della propria coscienza, e quanti (la minoranza) affrontano le questioni esistenziali da un punto di vista freddamente dottrinale.

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