Benny Casadei Lucchi
nostro inviato
al Nürburgring
La mascella. Bisogna osservare la monumentale mascella per capire lo stato danimo di Schumi. I tormenti a cui viene sottoposto limponente dispositivo masticatorio, prima dal palmo della mano poi dalle dita, rivelano infatti che al grande tedesco girano parecchio. In pole cè Alonso, lui è dietro di due decimi.
Gli girano perché «questo è il Gran premio di casa mia e perché la pole fa sempre piacere e perché nel mio giro veloce ho trovato traffico, o meglio: non sono riuscito a prepararlo come avrei voluto nella fase di lancio», dice annoiato e assediato. Cè grande interesse attorno al vecchio tedesco e non solo perché siamo in Germania: Michelone attira perché, come la più bella e corteggiata donna del mondo, più gli chiedono del suo futuro e più fa levasivo, compiacendosi di questa Ferrari di nuovo veloce e di come il circus senza più eroi dipenda sempre da lui. Ammettiamolo: Schumi insostituibile lo è. Se non fosse per le sue statistiche record, questo ambiente regalerebbe poche emozioni. Eppure basterebbe un niente. Per dire: ieri è arrivato Arturo Merzario che in quattro e quattrotto ha salutato tutti, raccontando che «i primi in F1 a fare gli stro... (quelli che se la tirano) furono Stewart e Ickx, poi si aggiunse Niki Lauda... per questo non mi ha ringraziato per averlo salvato qui al Nürburgring trentanni fa. Però gli voglio bene lo stesso». Oggi, sarebbe impossibile pensare a un pilota così libero di dire e fare. Ma ieri lo erano tutti. Per fortuna che Giancarlo Fisichella ci ha messo del suo per rinverdire quei fasti, almeno a giudicare dalle parolacce con cui ha aggredito Villeneuve per averlo rallentato durante il giro veloce. Però, la sua, era solo la sacrosanta rabbia di un momento, non uno stile di vita come ai tempi di Merzario & C.
Ma tantè. Il convento a trecento allora offre questo e questo prendiamo: il duello generazionale. Dati i tempi è già molto. Eccoli infatti di nuovo luno contro laltro, Schumi e Alonso. Da brivido la prima curva, dove i due si sono dati appuntamento. «Lì si può sorpassare», hanno detto. «Altri punti dove tentare? Non lo dico, però ce nè un altro paio», ha spiegato Alonso che dallalto della sua pole, la prima questanno, e dallalto della leadership in campionato, sa «che basta andare sempre a podio per controllare i rivali e che la mia Renault parte bene». E Schumi: «Anche la mia Ferrari adesso parte bene, siamo migliorati... e poi amo i combattimenti e nonostante mi dispiaccia non essere in pole, sono comunque felice perché abbiamo tutto per puntare alla vittoria... Qui, però, più che i sorpassi sarà importante la strategia e noi, in tal senso, siamo a posto». Aggiunge: «Se si ripeterà il duello di Imola? Non cè ragione perché non possa succedere a tutti i Gp... Abbiamo capito quanto accaduto in Italia (la seconda parte lenta a causa delle gomme, ndr.) e non si ripeterà. Certo, per il pubblico il duello a due è più bello, ma per me, in chiave mondiale, sarebbe meglio che sinserissero nella lotta altre auto, così da togliere punti ad Alonso. Però, al momento, vedo solo Massa in grado di farlo». Vero. Raikkonen è quinto e spiega due cosine che rendono subito lidea: «Ho fatto la miglior qualifica di sempre, lauto ha problemi dappertutto».
Si diceva di Massa.
Alonso alla prima pole Schumi mangia rabbia «Ci vediamo in curva»
Il tedesco voleva essere primo a casa sua : «Ho trovato traffico, so dove sorpassare». Lo spagnolo: «Parto bene»
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