Ogni anno più di 16 milioni di italiani si recano all'estero, il 10% in paesi tropicali o subtropicali. I viaggi offrono l'occasione di esperienze affascinanti, mai però prive di rischi infettivi frequenti e a volte gravi.Una buona preparazione del viaggio, un comportamento ragionevole e prudente, l'applicazione di misure preventive semplici, rendono la vacanza più sicura per la propria salute ed evitano complicazioni che la possono compromettere.
In numerosi Paesi dell'Asia, Africa, ma anche in Europa sono presenti focolai epidemici di colera. Nel mondo questa patologia colpisce ogni anno oltre 376mila persone e provoca quasi 7mila decessi.
La malaria è la seconda malattia infettiva al mondo per morbilità e mortalità dopo la tubercolosi: ogni anno sono 500 milioni i nuovi casi (il 90% in Africa tropicale) , un milione i morti. Secondo altre stime il numero di decessi sarebbe ben più elevato (per lo più bambini africani al di sotto dei cinque anni). Il 40% della popolazione mondiale vive in aree tropicali e subtropicali dove la malaria è endemica. Sono 20 -30 mila i viaggiatori europei e americani che ogni anno si ammalano di malaria.
Un terzo di coloro che si recano in Asia, Africa e America del Sud è colpito dalla diarrea del viaggiatore, accompagnata sovente da febbre, vomito, senso di malessere. Si può cercare di prevenirla con una corretta igiene alimentare. Le vaccinazioni possono essere molto utili per evitare le epatiti A e B,la febbre gialla e quella tifoide. In questo caso la vaccinazione è consigliata per coloro che si recano inAfrica, Asia e America del Sud. Il vaccino conferisce una protezione per tre anni nel 70-80 per cento dei casi. Quando si visitano i Paesi dell'Est europeo si rischia la difterite. Nei lunghi soggiorni crescono le probabilità di contrarre la tubercolosi.
Consultando i servizi di medicina dei viaggiatori prima del la partenza si possono ottenere informazioni sulle misure di profilassi. Il rischio di esposizione alle malattie è determinato da molteplici fattori: dall'età e dalla salute, dalle condizioni fisiologiche, dalla destinazione del viaggio, dall'itinerario (regione visitata, rurale, urbana), dall'alloggiamento. Sono facilmente accessibili nel web sia siti nazionali (ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità) che internazionali (CDC e OMS) che forniscono esaurienti spiegazioni, paese per paese, delle norme comportamentali e delle procedure che si debbono attuare specie per la profilassi e vaccinazioni prima della partenza, durante il soggiorno, e una volta tornati a casa, per minimizzare i rischi e per far sì che il periodo di vacanza risulti privo di preoccupazioni.
La scrupolosa osservanza di alcune regole generali, indipendentemente dalla meta del viaggio, riduce di molto il rischio. Gli alimenti devono essere, a seconda dei casi, sempre ben cotti, lavati e sbucciati, le bevande e l'acqua devono essere in bottiglie sigillate. Le mani vanno lavate con frequenza elevata e occorre proteggersi dagli insetti e dai parassiti mediante l'uso di repellenti e zanzariere.
In Italia sono obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite, il tetano, la poliomielite e da anni più recenti l'epatite B e per questo motivo è importante ricostruire la propria storia vaccinale e sapere se si è in regola con le vaccinazioni, avendo effettuato gli eventuali richiami. Ci sono poi alcuni paesi del mondo che richiedono una specifica vaccinazione contro il virus della febbre gialla, il cui certificato di avvenuta vaccinazione viene richiesto al momento dell'arrivo a destinazione.
Nell'Africa sub-sahariana è opportuno effettuare la vaccinazione anti-meningococcica e in alcune aree dell'Asia la vaccinazione anti-encefalite; la vaccinazione contro l'encefalite da zecche è consigliabile per tutti coloro che si recano per vacanza (tracking, campeggi) in aree boschive dell'Europa centrale, bacino del Danubio, paesi balcanici.
Viaggiare presenta molti rischi.
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