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Brignone e Moioli, jet rosa sulla neve

Per Fede 25° trionfo, è di nuovo la regina azzurra. E Michela torna al successo

Brignone e Moioli, jet rosa sulla neve

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Una torna a vincere dopo due anni, l’altra rivince dopo oltre due mesi di dubbi, podi e centesimi sfumati. L’inverno è tornato dalla Norvegia alla Sierra Nevada - e riporta risultati e fiducia fra le azzurre. Il 20simo sigillo nello snowboardcross di Michela Moioli (nella foto a destra) arriva dalle piste spagnole ed era quello che le mancava, a livello individuale, dal gennaio 2022. Dopo il problema alla schiena che le aveva fatto chiudere in anticipo lo scorso inverno, saltando anche i Mondiali, Moioli, due volte olimpionica, aveva combattuto da inizio stagione, centrando «solo» una vittoria a Cervinia, in coppia con Omar Visintin, ed un secondo posto a Les Deux Alpes: «È stata dura tornare», dice l’allieva di coach Cesare Pisoni.

Risalita non così diversa nelle difficoltà, seppur più rapida, per Federica Brignone (nella foto in basso) ieri a Kvitfjell, al suo 25° sigillo in curriculum, il decimo in un superG: il suo miglior anno in carriera sembrava essersi incrinato a metà dicembre dopo la vittoria – nel superG di val D’Isere - che arrivava dopo altre due centri ed altrettanti podi in tre discipline diverse. Poi un gennaio ed un febbraio costellati di altri 4 podi, sempre polivalenti, ma anche di pochi centesimi con cui finire quarta (o seconda) per un paio di volte. Conti e strategie e soprattutto la paura per i tanti incidenti alle compagne: il dubbio amletico si era insinuato, fra mantenere le posizioni o spingere l’acceleratore per scalare le classifiche.

Quando mancano 4 gare tecniche e 2 veloci, Brignone, con 1268 punti, è seconda nella overall, «incastonata» fra i 1594 di Lara Gut Behrami e i 1209 di Mika Shiffrin.

Ieri la carabiniera di La Salle ha sbaragliato la concorrenza, dopo il sesto posto di sabato nel primo dei due superG, organizzati last minute per sostituire le discese. Prova centellinata dagli start e stop per via della nebbia: «Basta guardare le immagini per capire che non sono scesa nelle condizioni migliori», racconta con tutto l’orgoglio superFede che nel ranking di superG tiene aperta, per le finali di Saalbach, la speranza con la matematica e 74 punti di svantaggio dalla Gut che ieri ha chiuso seconda (61/100), davanti ad una rediviva Ester Ledecka (79/100).

L’obiettivo più alla portata resta semmai il gigante con la prova di Are, settimana prossima e poi le finali. Ci sarà anche la Shiffrin, che ha già dichiarato di voler abdicare dalla lotta overall, per concentrarsi proprio sulle prove tecniche, ma la classifica parla chiaro: Gut è a 685, Brignone insegue a 550, Sara Hector ha 481 punti e l’americana è dietro a 429.

Vietato non sognare.

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