Mondiali di Tokyo, Dallavalle da urlo: è d'argento nel salto triplo

Arriva un'altra medaglia per l'Italia a Tokyo 2025, la sesta in questa edizione. Andrea Dallavalle sfiora un incredibile oro e si inchina soltanto al portoghese Pichardo

Mondiali di Tokyo, Dallavalle da urlo: è d'argento nel salto triplo
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Andrea Dallavalle conquista la medaglia d'argento nel salto triplo ai Mondiali di atletica di Tokyo 2025. Il triplista italiano deve inchinarsi soltanto al fenomeno portoghese Pedro Pichardo, oro con 17"91 proprio all'ultimo tentativo. Bronzo al cubano Lazaro Martinez (17,49). Fuori dal podio l'altro azzurro in finale, Andy Diaz, che non è andato oltre la misura di 17,19 e finisce sesto. Il bronzo olimpico è parso in condizioni non ottimali per un problema all'inguine.

Quarto per buona parte dalla gara, Dallavalle è entrato in zona medaglie grazie all'ultimo salto, con la misura di 17,64. A quel punto l'azzurro accarezza per qualche minuto la speranza di un incredibile oro ma la prodezza del campione portoghese gli preclude l'impresa storica. Resta la prestazione straordinaria con sei salti validi (17,00 al primo tentativo, 16,93 al secondo, 17,24 al terzo, 17,04 al quarto, 17,15 al quinto e lo strepitoso 17,64 al sesto). Una splendida rivincita per il triplista piacentino, che tre anni fa, a Eugene, si fermò al quarto posto per soli sei centimetri.

andrea dallavalle

Si tratta della sesta medaglia per l'Italia a Tokyo 2025. Superato già il bottino di Budapest 2023, quando la squadra azzurra si era fermata a quota quattro. Pareggiato il numero conquistato nella miglior edizione di sempre a Goteborg 1995, anche se allora gli ori furono due. Ecco le altre medaglie: Mattia Furlani (oro-salto in lungo); Antonella Palmisano (argento-marcia 35 km); Nadia Battocletti (argento-10mila metri); Leonardo Fabbri (bronzo-lancio del peso); Iliass Aouani (bronzo-maratona).

Chi è Andrea Dallavalle

Nato a Piacenza nel 1999, Dallavalle vive a Gossolengo. Diplomato al liceo scientifico, frequenta il corso di laurea in economia aziendale. È un appassionato di motociclismo e di calcio, tifoso del Milan. Ed è figlio d'arte: sua madre, Maria Cristina Bobbi, è stata una lunghista nelle categorie giovanili, il papà Fabrizio uno sprinter, mentre il fratello maggiore Lorenzo ha raggiunto la finale del triplo agli Europei juniores di Rieti 2013 e ai Mondiali under 20 di Eugene 2014.

Nel 2020 ha cambiato piede di stacco, dal destro al sinistro, e nel 2021 è arrivato fino a 17,35 vincendo poi finalmente l’oro europeo under 23. Nel 2022 ha sfiorato il podio ai Mondiali piazzandosi quarto e ha vinto l’argento agli Europei.

Dopo un paio di stagioni condizionate da una distorsione alla caviglia destra, nel 2025 è tornato a crescere con 17,36 al coperto, conquistando il bronzo europeo indoor. A Tokyo ha realizzato il suo capolavoro. Solo Pichardo, all’ultimo salto, gli nega l'oro.

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