Olimpiadi, finalmente si nuota nella Senna, ma i dubbi restano

La Senna è inquinata ma nonostante questo gli atleti stanno gareggiando nelle acque del fiume francese. Ecco tutti i possibili rischi per la salute

Olimpiadi, finalmente si nuota nella Senna, ma i dubbi restano
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Le Olimpiadi di Parigi sono iniziate da ormai cinque giorni ma non accennano a placarsi le polemiche attorno alla pulizia e alla balneabilità della Senna. Il fiume è finito sotto la lente di ingrandimento degli atleti che si sono lamentati per la situazione. Per questa ragione due giorni fa, lunedì 29 luglio, gli organizzatori dei giochi olimpici hanno cancellato la seconda giornata di allenamento di triathlon nella Senna dopo che gli acquazzoni del fine settimana a Parigi hanno inquinato ulteriormente il fiume.

"I livelli di qualità dell'acqua non presentano garanzie sufficienti per consentirne lo svolgimento", le parole degli organizzatori delle Olimpiadi che per lo stesso motivo avevano anche cancellato l'allenamento di domenica 28 luglio. Questa decisione, inoltre, "è stata resa necessaria per via delle piogge cadute su Parigi venerdì, durante la cerimonia di apertura, e sabato. La priorità è la salute degli atleti". Se la qualità dell'acqua fosse stata insufficiente nel D-1 inizialmente era previsto che gli organizzatori individuassero dei giorni di emergenza per rinviare gli eventi. Il triathlon è la prima disciplina olimpica che deve svolgersi sulla Senna, prima del nuoto in acque libere, in programma nella seconda settimana delle Olimpiadi di Parigi. Nonostante tutte queste polemiche, però, nella giornata di oggi gli atleti del triathlon maschile e femminile sono scesi in acqua e portato a termine le gare.

I possibili rischi per la salute

La salute degli atleti va sempre messa al primo posto e secondo quanto riporta Fanpage, le acque della Senna sono contaminate da varie sostanze che possono essere divise in due tipi: le acque reflue e gli inquinanti chimici. Le prime sono quelle contaminate dalle attività umane, come le acque di scarico che vengono utilizzate nei servizi igienici. Gli inquinanti chimici invece arrivano dal deflusso dei rifiuti industriali. La Senna è lunga 776 km e attraversa la Francia dalla Borgogna al canale della Manica. Per questa Olimpiade sono stati spesi circa 1,4 miliardi di euro per rendere balneabile la Senna ma le pioggie ne mettono a rischio la balneabilità. I batteri che possono mettere a rischio la salute degli atleti sono nello specifico l'Escherichia coli e batteri enterococchi. Questi batteri, soprattutto se passano per via orale, possono essere responsabili di una serie di patologie già note a chi si avventura in parti del mondo che non hanno un buon sistema di distribuzione dell’acqua potabile. Le malattie gastrointestinali più diffuse sono diarrea, crampi addominali, vomito e nausea.

L'affondo di Paltrinieri

Gregorio Paltrinieri, che sogna l'ora olimpico nella 10 chilometri nelle acque libere di venerdì 9 agosto, ha mostrato tutte le sue perplessità per la balnabilità della Senna: "Siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente è freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume. Molto probabilmente è sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare", le sue parole ai microfoni di Lapresse. Il nuotatore di Carpi ha poi rincarato la dose: "Sono quasi sicuro che la faranno comunque lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po' una presa in giro.

La fanno perché ci hanno speso soldi, ma non ci danno la possibilità di provarla e neanche che sia sicuro. Mi dispiace, vediamo come va nei prossimi giorni, speriamo nel fatto della possibilità di poterla posticipare la nostra gara, abbiamo uno slot di tre giorni".

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