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Tra simboli e bandiere, la Russia del ring disobbedisce all'invito del Cio

Polemiche ai Mondiali di pugilato Elite donne in corso a Nuova Delhi

Tra simboli e bandiere, la Russia del ring disobbedisce all'invito del Cio

Sono cominciati a Nuova Delhi i Mondiali di pugilato Elite donne. Rassegna che ha visto subito sul ring la Russia, che ha gareggiato sotto la sua bandiera nonostante l`invito del Cio a far competere gli atleti russi e bielorussi come «atleti neutrali». La revoca del divieto da parte dell`IBA (la federboxe mondiale) e del presidente russo Umar Kremlev, non è andata giù a diversi Paesi, come Usa, Gran Bretagna e Irlanda, che hanno deciso di boicottare l`evento.

Ieri, nella prima giornata dei Campionati mondiali, la russa Aedma Anna (nella foto) si è presentata con la sigla Rus sul retro della canotta: ha perso con verdetto unanime contro l'australiana Suraci Monique nei 52 kg, ma non si è lamentata. «È sicuramente importante per i nostri atleti avere l'opportunità di partecipare ai campionati del mondo - ha dichiarato - L'anno scorso non abbiamo potuto gareggiare. Sono orgogliosa di poter rappresentare il mio Paese».

A fare il tifo per lei c`era anche il ministro dello Sport russo Oleg Matytsin: «Vedere la bandiera della Russia ad eventi di portata mondiale dovrebbe essere una cosa normale: lo sport deve stare lontano dalla politica. Anche Yuliya Apanasovich, della Bielorussia, ha combattuto in India ma, a differenza della boxeur russa, ha vinto. Debutto vincente pure per le due azzurre Sirine Chaarabi e Olena Savchuk, quest`ultima ucraina trapiantata in terra abruzzese. Dall`India all`Indian Wells, dove ha fatto discutere la scelta della tennista russa Anastasia Potapova di entrare in campo con la maglia della squadra di calcio dello Spartak Mosca.

Tre giorni dopo, ha ricevuto un`ammonizione.

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