
Un momento di confronto importante tra istituzioni e presidenti di federazioni sportive e società calcistiche quello degli Stati Generali dello Sport organizzati dal Dipartimento Sport di Forza Italia, a Roma. «Promuovere lo sport italiano nel mondo significa anche far crescere la nostra economia. E dobbiamo fare in modo di attrarre turismo attraverso questo strumento, ogni evento deve essere un volano di crescita economica del territorio, come nel tennis ad esempio. Da quest’anno abbiamo deciso di istituire la Giornata dello Sport italiano nel mondo, il 12 settembre con ambasciate e i consolati a promuovere il nostro sport. Inoltre ci sarà più spazio per la diplomazia dello sport ripristinando un ufficio all’interno del mio Ministero», così Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, vicepresidente del consiglio e Ministro degli Affari Esteri».
«Lo sport attraversa tutte le competenze, dalle pari opportunità alla salute, dall’ambiente all’economia, ma c’è qualcosa che abbiamo aggiunto: il rapporto con le regioni e i comuni - le parole del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi -. Ogni mese e mezzo ci riuniamo per coprogettare e avere un’idea comune di quel che si deve fare perché se lo sport competitivo è un fattore di diplomazia internazionale e orgoglio nazionale, c'è anche lo sport che unisce nei territori e sta qui la complementarietà. Bisogna tutti noi condividere il modello è il disegno per avere armonia. Noi non vogliamo occupare nessuno spazio, non vogliamo prevaricare nessuna Federazione, ma ci preoccupiamo che lo sport viva di buona salute nel rispetto dei ruoli e di obbiettivi che vadano al di là del medagliere. La politica deve occuparsi dello sport dal basso, della sua diffusione, perché dove manca prende spazio la criminalità».
Il presidente della Fitp Angelo Binaghi ha sottolineato l’importanza della diffusione della pratica sportiva. «Il nostro obiettivo è massimizzarla. I grandi successi e i campioni che oggi abbiamo devono essere il frutto di una politica capillare di questo tipo. Credo sia questo che ci chieda il Governo. Noi come federazione abbiamo fatto conoscere il tennis, lo abbiamo insegnato, ora dobbiamo permettere che possa essere praticato con una sufficiente facilità. Le conseguenze sono che l’impatto economico delle nostre discipline è stimato in otto miliardi di euro circa, con entrate fiscali pari a 1,2 miliardi».
«La pratica sportiva ha un impatto anche sui costi della sanità, il governo che già fa tanto farà ancora di più. I miracoli non si fanno, i meriti sono solo delle associazioni sportive, degli atleti e delle loro famiglie. Noi come federazione dobbiamo solo metterli in grado di ottenere questi risultati». ha detto il presidente della Fin Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera.
Diego Nepi, amministratore delegato di Sport e Salute, ha sottolineato: «Senza lo sport nelle scuole e nel sociale è difficile pensare ad una visione dei prossimi 30 anni in Italia. Abbiamo iniziato una politica di impiantistica sportiva solo in occasione dei grandi eventi, come Olimpiadi e Mondiali, mentre si devono fare a prescindere in funzione di dare una offerta corretta di sport. Un impianto sportivo è anche un impianto sociale e deve essere inclusivo, questo è un aspetto importante. Gli impianti sportivi devono essere i futuri oratori».
Infine il presidente della Lazio Claudio Lotito che ha parlato di pianificazione: «Lo Stato deve fare un piano Marshall per gli stadi perchè in Italia ogni Comune interviene con mille lacci e lacciuoli e gli stadi non si fanno mai. Ho proposto il nuovo stadio della Lazio, ma con una logica di servizio. Di una struttura al servizio della collettività, un punto di riferimento dove la gente possa vivere 24 ore su 24.
È un modo per acquisire anche cultura della legalità, perchè se vivi una struttura che è casa tua poi la tuteli e non vai allo stadio per fare ogni volta 50-70mila euro di danni. Mentre il tifoso violento è un delinquente e come tale va trattato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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