Ci teniamo a sottolineare che il nuovo Assessore è esente da responsabilità riguardo la realizzazione dell'oneroso quanto inadeguato canile di Monte Contessa, che è tutto "merito" dei suoi predecessori (Ass. Dal'Orto e Consigliere Morelli) con il sostegno dell'attuale gestione del canile.
Pertanto comprendiamo le sue difficoltà nel dover gestire una situazione sbagliata in partenza a cui cerca di sopperire applicando le normative vigenti.
Siamo rimasti perplessi, invece, di fronte alla sua affermazione che tenderebbe a far pensare che la risoluzione dei problemi stia in una nuova concezione di canile e nell'aver chiamato "cucce" anziché gabbie o recinti gli spazi che dovranno contenere i cani. Secondo noi le teorie o le diverse denominazioni non servono a cambiare la sostanza della cose; il fatto che ci siano attualmente circa 150 cani caratteriali (che non possono convivere con i loro simili) a fronte di 120 posti disponibili lascia ben poco spazio alle interpretazioni
Ci siamo stupiti, infine, che siano stati definiti "inutili allarmismi" le nostre preoccupazioni a riguardo: sarebbe illogico che, dopo aver trascorso molto tempo accanto ai nostri amici e aver imparato a comprendere la tristezza nei loro sguardi non preoccupassimo per loro.
Che senso avrebbe altrimenti dedicare tempo, energie, denaro alla nostra opera di volontariato peraltro assolutamente gratuita?
Ci teniamo anzi a ricordare che come volontari e cittadini diamo il maggior contributo al problema degli animali abbandonati mentre sulla disperazione del randagismo e degli abbandoni vive una pesante catena burocratica, ripartita con competenze diverse ma spesso interattive tra Regione, Provincia, Comune oltre alle Asl di competenza.
Perché dunque bocciare una petizione che invita la cittadinanza a partecipare al problema? Va concepita anzi come lodevole iniziativa di partecipazione.
Dott. Orazio Arcidiacono
Presidente A.V.D.A.
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