Altro che Melissa P Adesso è l’ora delle brave ragazze

L’anno prossimo va in quinta liceo, quindi il conto è presto fatto: quando nel 2003 Fazi pubblicò 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire Marta Dionisio, autrice del romanzo Lo specchio di Beatrice in uscita il 9 luglio (Fazi, pagg. 416, euro 16,5) aveva più o meno dodici anni. Ha tenuto duro per un po’, poi il libro girava talmente tanto tra le sue amiche che si è convinta a leggerlo, due o tre anni dopo e scansando leggermente i titoli di Tolstoj ammonticchiati sul comodino. L’ha fatto proprio per farci un favore, diciamo, perché Melissa P. non l’ha convinta allora e non la convince adesso: «Mi piacciono altri tipi di libri, i romanzi». Lo dice con un tono che non lascia spazio a dubbi sul fatto che quello di Melissa non si sa che cosa sia. «E poi io e lei siamo troppo diverse: lei spigliata, io timida, mi vergogno, ho sempre rispettato le regole. Lei scrive romanzi erotici, mentre io ho una scrittura pulita, che vuole trasmettere dei valori: la famiglia, l’amicizia, la solidarietà». Ma se ha conquistato le amiche, un suo fascino l’avrà. «La trasgressione». A lei non affascina, la trasgressione? «Sì, ma con misura. Forse mi piacerebbe conoscerla, spero che legga il mio libro, ma non credo che lo farà. Comunque, mica siamo rivali».
E infatti Fazi, che di strategie editoriali proprio sulla catanese da tre milioni e mezzo di copie in 42 Paesi ha fatto il callo, ora che la venticinquenne Melissa Panarello passa a Einaudi (a settembre esce il nuovo romanzo Tre) lancia la romana Dionisio come l’anti-Melissa: «Timida, introversa, quasi una ragazzina d’altri tempi, è l’adolescente cresciuta con le regole imposte dai suoi genitori, studentessa modello, che non esce infrasettimanalmente, non usa Facebook, che risponde al cellulare solo quando si ricorda di averlo». A dire la verità, Marta ci racconta che fa una vita «normale», che si sente «come loro» - che sarebbero gli adolescenti lettori di Melissa - che esce anche se non fa le quattro del mattino e persino che «ha una storia» (al suo ragazzo però il libro non l’ha voluto dare, anche un po’ per scaramanzia).
La trama di questo esordio, che abbiamo letto in anteprima, è originale e inattesa, un po’ fantasy, un po’ romanzo storico, un po’ lessico famigliare e un po’ diario della mia cameretta (senza lucchetto, per carità: «Io Moccia lo odio, preferisco i vampiri. Ho letto i suoi libri, ma detesto il linguaggio, le storie: noi siamo “anche” così, ma lui ci dipinge proprio stupidi, vuoti, senza valori») e sembra concepita per accontentare genitori e figli: Jessica, ragazzina dell’oggi, tutta Lost e improvvise consapevolezze, si «scambia» attraverso lo specchio con Beatrice, adolescente del 1943, figura ispirata alla nonna di Marta, di cui la ragazza da sempre ascolta i ricordi con passione. Ci guadagna in coraggio, indipendenza e «moltezza» e uscirà da questa novella tana del Bianconiglio persona migliore e quasi adulta.
Gli unici che hanno letto il manoscritto sono i genitori di Marta, l’unico editore ad averlo avuto per le mani è Fazi, ex suocero di Melissa (che ai tempi dei 100 colpi si fidanzò con suo figlio Thomas), mentre l’unico che invece le mani ce le ha messe per davvero è Christian Soddu, l’editor (lo stesso di Christian Frascella ed Elena P. Melodia) cui un anno fa venne affidata l’adolescente da svezzare: «Tutto è cominciato con il corso di scrittura creativa di Cinzia Tani» ci racconta Marta. «Lo frequentavo perché è da quando sono piccola che sogno di scrivere un romanzo. Cinzia ha letto il manoscritto, l’ha dato a Fazi e quando mi hanno chiamata per firmare il contratto mi è venuto da piangere». Poi la «ristrutturazione Soddu» è partita: «Abbiamo cambiato l’inizio perché mi hanno spiegato che bisogna creare suspense, mentre io ero partita con un attacco diretto. Abbiamo cambiato la divisione dei capitoli per aumentare l’attesa e “migliorato” alcuni punti».
Ma da grande Marta farà la scrittrice? «La giornalista. Magari l’inviata».

Lo sa che Melissa ci è già riuscita? Sta facendo un lungo reportage per il principale quotidiano nazionale, sull’Italia sexy. «Ah sì?». La voce di Marta non trema più: siamo sicuri che accanto a Tolstoj farà un posticino anche per il reportage con la P puntata.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica