
Le Idf annunciano di aver avviato la prima fase dell'occupazione di Gaza City, controllando già la periferia della città palestinese. Il piano sarà illustrato oggi da Netanyahu, secondo fonti militari.
Israele dimostra "palese disprezzo" per gli sforzi di mediazione, commenta Hamas. Lo Stato ebraico approva intanto in via definitiva un insediamento in Cisgiordania che divide in due la regione, impedendo di fatto la realizzazione di uno Stato unito di Palestina.Javier Bardem accusa Israele di genocidio a Gaza: "Idf nazisti"
L'attore spagnolo Javier Bardem ha sollevato un'accesa polemica sui social media paragonando le Forze di difesa israeliane (Idf) ai nazisti. In concomitanza della ratifica da parte del primo ministro israeliano del piano militare per occupare Gaza city, Bardem ha condiviso sul social un video in cui un soldato israeliano spara a una bambina palestinese, commentando che gli "Idf sono dei nazisti" e paragonando l'azione a quella del sadico personaggio di Amon Goth, ufficiale delle SS nel film 'Schindler's List', che "spara a un prigioniero dal balcone per puro divertimento". "Rappresenta la banalità del male e la crudeltà esercitata con totale impunità", ha commentato l'attore. "La sua figura impersona la violenza sadica, disumanizzante e impune di un apparato militare oppressivo. Quella stessa logica di terrore e disumanizzazione è quella che oggi applicano contro il popolo palestinese", ha aggiunto. L'interprete di "Non è un paese per vecchi", che gli è valso l'Oscar come migliore attore non protagonista, da tempo denuncia il "genocidio" in corso sulla Striscia: L'ultima volta giorni fa in un altro post, in cui si è espresso anche sugli ostaggi nelle mani di Hamas, assicurando che "non sono mai stati una priorità per Israele". "La distruzione totale della Palestina e l'annessione della sua terra SI" sono la priorità, concludeva.
Ufficio del premier: per ora Israele non invierà una delegazione ai negoziati
"In questa fase" non ci sono piani per inviare una delegazione israeliana in Qatar o in Egitto per colloqui su un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi. Lo ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu al Times of Israel, dopo l'annuncio del premier di aver "dato istruzioni di avviare immediatamente negoziati" per il rilascio di tutti gli ostaggi a Gaza e la fine della guerra alle condizioni di Israele. Netanyahu non ha detto a chi aveva dato l'ordine e ha nuovamente evitato di commentare se Israele avrebbe accettato la proposta di un accordo per il rilascio graduale degli ostaggi accettata da Hamas lunedì.
Netanyahu ordina negoziati per il eilascio di tutti gli ostaggi
"Sono venuto ad approvare i piani dell'Idf per la conquista di Gaza city e la sconfitta di Hamas. Allo stesso tempo, ho dato istruzioni per avviare immediatamente negoziati per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e la fine della guerra secondo condizioni accettabili per Israele". Lo ha annunciato Benyamin Netanyahu durante una visita alla Divisione di Gaza, sottolineando che "questi due obiettivi - la sconfitta di Hamas e la liberazione di tutti i nostri ostaggi - vanno di pari passo".
Tajani: "Piano per la Cisgiordania compromette la soluzione a due Stati"
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha firmato oggi una Dichiarazione congiunta con i ministri degli Esteri di altri 20 Paesi e l’Unione europea, per condannare fermamente la decisione israeliana di procedere con nuovi insediamenti in Cisgiordania chiedendone la revoca immediata. Lo riporta la Farnesina. Nella Dichiarazione si ribadisce come tale decisione costituisca una violazione del diritto internazionale, minando l’obiettivo comune di garantire sicurezza e prosperità in Medioriente. Il ministro Tajani ha sottolineato al proposito come “questo piano compromette irrimediabilmente la soluzione a due Stati, dividendo il futuro Stato palestinese e limitando l’accesso dei palestinesi a Gerusalemme”.
Le Idf smentiscono l'inchiesta del Guardian: "I dati sono errati"
Le Idf hanno negato quanto affermato in un'inchiesta pubblicata dal Guardian secondo cui i dati di un "database classificato dell'intelligence militare" indicano che 5 palestinesi su 6 uccisi a Gaza durante la guerra sono civili, affermando che gli autori dell'articolo mancano di "competenze militari di base". "I numeri nell'articolo non sono corretti e non riflettono i dati presenti nei sistemi Idf", ha affermato. "Durante la guerra vengono condotte continue valutazioni di intelligence sul numero di terroristi eliminati nella Striscia, basate su vari metodi e su ricerche incrociate provenienti da diverse fonti", prosegue la risposta.
Polemica su Ben Gvir: fa appendere foto di Gaza distrutta in carcere
Ha scatenato polemiche e critiche un video in cui il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, mostra una grande fotografia che ritrae la distruzione di Gaza appesa sulle pareti di un carcere israeliano al quale ha fatto visita. Nel filmato diffuso durante la visita al penitenziario, Ben Gvir indica l'immagine, affermando che i prigionieri palestinesi sono costretti a guardare la scena mentre si recano al loro cortile, e afferma persino che uno di loro ha riconosciuto la propria casa. "È così che deve apparire", aggiunge. Il filmato, pubblicato sul canale Telegram del ministro, è accompagnato da una didascalia: "Il servizio penitenziario israeliano ha messo le foto di Gaza distrutta nelle aree dei terroristi, così capiranno che non si scherza con il popolo di Israele!"
La Gran Bretagna convoca l'ambasciatrice israeliana per l'insediamento E1
Il governo britannico ha convocato l'ambasciatrice d'Israele nel Regno Unito, Tzipi Hotovely, in risposta all'approvazione da parte dello Stato ebraico del progetto di insediamento E1 in Cisgiordania. È quanto si legge in una nota del Foreign Office in cui si ricorda la dichiarazione dei 21 Paesi, inclusi Gran Bretagna e Italia, contro il piano definito "inaccettabile e una violazione del diritto internazionale".
Il Guardian rivela i dati delle Idf: "A Gaza l'83% delle vittime sono civili"
In base ai dati dell'esercito israeliano l'83% delle persone uccise a Gaza risultano essere civili. È quanto emerge da una inchiesta giornalistica condotta dal quotidiano britannico Guardian in collaborazione coi siti di news dello Stato ebraico +972 Magazine e Local Call, secondo cui a maggio l'Idf aveva elencato in un database 8.900 combattenti di Hamas e della Jihad Islamica Palestinese come morti o "probabilmente morti" dall'inizio del conflitto. A quel tempo, in tutto 53.000 palestinesi erano stati uccisi dagli attacchi israeliani, stando alle autorità sanitarie di Gaza.
Italia e 20 Paesi condanno il nuovo insediamento israeliano in Cisgiordania
Ventuno Paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia, Australia, Canada e anche l'Italia, hanno firmato una dichiarazione congiunta che definisce "inaccettabile e una violazione del diritto internazionale" l'approvazione da parte di Israele del progetto di insediamento E1 in Cisgiordania. "Condanniamo questa decisione e ne chiediamo l'immediata revoca con la massima fermezza", si legge nella dichiarazione in merito ai piani per la cosiddetta area E1 vicino a Gerusalemme.
La dichiarazioned del presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Israele
L’Italia segue con profonda preoccupazione gli sviluppi recenti relativi alle decisioni assunte dal Governo israeliano in merito alla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e riafferma con fermezza il proprio impegno a favore della pace, della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale.
In particolare, la decisione di procedere con l’occupazione di Gaza, in risposta al disumano attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, costituisce un’ulteriore escalation militare che non potrà che aggravare la già drammatica situazione umanitaria.
Al contrario, sarebbe invece necessario un impegno collettivo per giungere a un cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi, rafforzando lo sforzo internazionale per assicurare l’assistenza umanitaria che è urgentemente necessaria alla popolazione civile della Striscia.
L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori in questa direzione ed è pronta a fare la sua parte in uno scenario post-conflitto.
L’Italia condanna inoltre la decisione israeliana di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania. Tale decisione è contraria al diritto internazionale e rischia di compromettere definitivamente la soluzione dei due Stati e, in generale, una prospettiva politica per giungere a una pace giusta e duratura.
Al Jazeera: 40 morti a Gaza dall'alba
Sale ad almeno 40 morti il bilancio dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dalle prime ore di questa mattina, di cui otto uccise mentre attendevano di ricevere aiuti. Lo scrive Al Jazeera che cita fonti nella Striscia.
Italia e 26 Paesi: consentire accesso a Gaza ai media stranieri
L’Italia, insieme ad altri 26 Paesi che aderiscono alla Media Freedom Coalition, ha firmato un appello al Governo di Israele, affinché consenta l’accesso immediato a Gaza a giornalisti e media, chiedendo a tutte le parti del conflitto ogni sforzo per garantire la sicurezza degli operatori dell’informazione.Già negli scorsi giorni, il ministro degli Esteri Tajani aveva definito inaccettabili gli attacchi contro i giornalisti a Gaza, segno del livello di violenza ormai raggiunto dal conflitto e dell’urgenza di mettere fine all’uccisione di vittime innocenti. Il ruolo dell’informazione è difatti fondamentale nel mettere in luce la devastante realtà della guerra e per questo è necessario garantire l’accesso in sicurezza dei media anche alle zone di conflitto.
L’Italia e i suoi partner ribadiscono la condanna contro attacchi deliberati e contro ogni forma di violenza nei confronti di giornalisti e operatori dei media, ricordando che il diritto internazionale umanitario prevede l’obbligo di proteggere quanti operano per assicurare la libertà d’informazione anche durante i conflitti.Viene, inoltre, rinnovato l’appello a un percorso che garantisca pace e sicurezza durature e la realizzazione della soluzione a due Stati, attraverso il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza. La Media Freedom Coalition è stata istituita nel 2019 ed è una partnership che riunisce oggi oltre 50 paesi e organizzazioni internazionali che lavorano per sostenere e difendere la libertà di stampa e la sicurezza di giornalisti e operatori dell’informazione.
Netanyahu: "Prenderemo Gaza anche se c'è accordo di tregua"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che, anche se Hamas ha accettato l'accordo per la tregua, Israele prenderà comunque il controllo di Gaza. "Lo faremo comunque. Non c'è mai stato dubbio che non lasceremo Hamas lì", ha detto Netanyahu intervistato da Sky News Australia. "Ma questa guerra potrebbe finire oggi, se Hamas depone le armi e libera i restanti 50 ostaggi". Il premier ha quindi sostenuto che il suo obiettivo non è "occupare Gaza, è liberarla dalla tirannia di Hamas" e "penso che siamo vicini a riuscirci". Questo "dovrà significare la conquista delle ultime roccaforti di Hamas".
Idf: autorità mediche e Ong si preparino ad evacuare il nord di Gaza
L'esercito israeliano (Idf) afferma di aver iniziato a dare "primi avvertimenti" alle autorità mediche e alle organizzazioni internazionali nella Striscia di Gaza settentrionale, in vista dell'offensiva pianificata a Gaza City. I funzionari dell'amministrazione di coordinamento e collegamento del Cogat a Gaza hanno detto ai funzionari medici e alle ong nella parte settentrionale dell'enclave "di prepararsi allo spostamento della popolazione verso la parte meridionale della Striscia di Gaza". Lo riporta il Times of Israel. "Vi parlo della possibilità che l'esercito entri a Gaza City. Ci sarà un'evacuazione completa da Gaza alla Striscia meridionale", si sente dire da un ufficiale del Cogat in una chiamata con un funzionario sanitario a Gaza, secondo una trascrizione fornita dall'Idf, "per noi è importante che riceviate queste informazioni da una fonte ufficiale. Vi forniremo un posto dove stare, che si tratti di un ospedale da campo o di qualsiasi altro ospedale".
Al Jazeera: 20 morti a Gaza in attacchi israeliani dall'alba
È di almeno 20 morti nella Striscia di Gaza il bilancio degli attacchi israeliani dall'alba. È quanto riporta Al-Jazeera citando fonti mediche, secondo cui 8 delle persone uccise erano in cerca di aiuti umanitari.
Media, attacchi Idf su Gaza, 6 palestinesi uccisi dall'alba
Almeno sei palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi: lo riportano i Servizi di emergenza della Striscia e fonti mediche citate da Al Jazeera. Il servizio di emergenza e ambulanza di Gaza riferisce che un palestinese è stato ucciso e almeno altri 15 sono rimasti feriti un attacco israeliano vicino ad un centro di assistenza a nord di Rafah, nel sud del territorio. Inoltre, fonti mediche dell'ospedale Nasser affermano che almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco dell'Idf con droni a nord-ovest della città di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza.
Guterres, raggiungere immediatamente cessate il fuoco
"È fondamentale raggiungere immediatamente un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, evitando le massicce perdite di vite umane e la distruzione che un'operazione militare contro Gaza causerebbe inevitabilmente". Lo afferma il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un post su X. "Allo stesso tempo, la decisione delle autorità israeliane di espandere la costruzione di insediamenti illegali, che dividerebbe la Cisgiordania, deve essere revocata. Qualsiasi costruzione di insediamenti costituisce una violazione del diritto internazionale", aggiunge.
Iniziata la prima fase dell'occupazione di Gaza City
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il generale di brigata Effie Defrin, conferma che l'esercito dello Stato ebraico ha dato il via alla prima fase dell'invasione terrestre di Gaza City. "Abbiamo avviato le operazioni preliminari e le prime fasi dell'attacco: le nostre forze controllano già la periferia" della città, ha dichiarato Defrin in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali.