Un altro lunedì nero per le Borse Ue Per l'Italia allarme spread Btp-Bund

La delusione del G7, dal quale non è emerso alcuna chiara iniziativa per reagire alla crisi, e lo spettro di un default della Grecia sempre più concreto assieme alla minaccia di un possibile downgrade delle banche francesi da parte di Moody’s hanno travolto i listini del Vecchio Continente

Un altro lunedì nero per le Borse Ue 
Per l'Italia allarme spread Btp-Bund

Milano - Un altro lunedì nero per le Borse europee. La delusione del G7, dal quale non è emerso alcuna chiara iniziativa per reagire alla crisi, e lo spettro di un default della Grecia sempre più concreto assieme alla minaccia di un possibile downgrade delle banche francesi da parte di Moody’s hanno travolto i listini del Vecchio Continente.

Parigi è stata la piazza peggiore, con il Cac40 che ha lasciato sul terreno il 4,03%, tornando sui livelli di aprile 2009. A Milano il Ftse Mib e il Ftse It All hanno chiuso in calo rispettivamente del 3,9% e del 3,62%. In rosso anche Madrid (-3,41%), Francoforte (-2,27%) e Londra (-1,63%). L’euro in mattinata ha toccato i minimi degli ultimi sette mesi sul dollaro, a 1,3493. Centro della tempesta è stata oggi la Francia, con i titoli dei big del credito a picco: Bnp Paribas ha perso oltre l’11%, Societe Generale e Credit Agricole più del 9%. Sui tre istituti, il cui portafoglio è carico di bond ellenici, incombe l’incognita del possibile declassamento di Moody’s, che a metà giugno aveva messo sotto osservazione i rating e in settimana scadrà la finestra di tre mesi entro la quale l’agenzia tradizionalmente annuncia la sua decisione.

A nulla sono valse le rassicurazioni del governatore della Banca centrale francese. Effetto domino anche sui titoli bancari delle altre piazze europee: a Milano Unicredit è scivolata del 10,9% a 0,686 euro, Intesa Sanpaolo del 9,5% a 0,868 euro. Sul fronte italiano, alta è stata la tensione sui titoli di Stato italiani, con lo spread tra il Btp decennale e il Bund schizzato a 385 punti. In crescita anche il rendimento dei Buoni del Tesoro, con un netto rialzo per i rendimenti dei Bot a un anno.

Nell’asta odierna sono stati collocati titoli a 3 mesi e a un anno per complessivi 11,5 miliardi, ma il Tesoro ha dovuto offrire rendimenti più elevati: per la tranche a 1 anno (da 7,5 miliardi) il tasso medio è balzato al 4,153% dal 2,959% dell’emissione di agosto. Quotazioni in rialzo anche per i credit default swap: il cds italiano a cinque anni ha toccato un massimo storico di 505 punti base.

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