Ho viaggiato in aereo con la Famiglia Tonnellata. Erano in cinque e pesavano insieme sui mille chili. Erano americani, of course. Lui un bestione mascellato con pappagorgia a balze, lei una suv dal volto umano con giganteschi paracarri; più tre puponi, un maschiettone col doppio mento alla Ollio e due bambolone formato Botero, di cui una presumo fosse aggregata, amicona per la pelle, anzi per la ciccia. In tutto una tonnellata.
Ero preoccupato per il bilanciamento nel volo, ma ho confidato in un analogo gruppo tedesco di stazza equivalente, collocato saggiamente in coda. American ciccions contro deutsche kulonen . Solo i panzer tedeschi tengono testa agli american ciccions ; anche loro sono grassi perché americanizzati, più birra e patate.
Pensavo in confronto alla bellezza artigianale dei nostri ciccioni, non puponi gommosi e seriali, ma ognuno obeso a modo suo, esemplare unico, con una storia a sé, raramente in confezione famiglia, pieno di umanità e di pittoresche pinguedini, quasi meritevole di vincolo delle belle arti. L’ omo de panza nostrano è autorevole per lo spazio che riempie e il grasso che mobilita, anche le sue parole pesano.
C’entra qualcosa il tasso elevato di obesità con l’egemonia mondiale degli americani e in Europa dei massicci tedeschi? Temo di sì. L’adipe è il segno della loro potenza.
Se vogliamo avere un peso internazionale, proviamo col fisico e la stazza;altro che semi,puntiamo all’iperpresidenzialismo, scegliendo leader mastodontici.Visto il fallimento dei poteri forti proviamo con i poteri grossi.