Gian Piero Scevola
nostro inviato a Bergamo
Al Milan in quel di Bergamo sono venuti in mente i cattivi pensieri. Non un complotto per affossare definitivamente i rossoneri oltre gli 8 punti di penalizzazione e larbitrato che non ha tolto una virgola, ma una sottile trama creata di proposito non si sa da chi per punire la squadra dellex premier, il club che negli ultimi ventanni, da quando ne ha preso le redini Silvio Berlusconi, ha vinto tutto quello che cera da vincere. Ma qualcosa adesso non gira più per il verso giusto, il vento sembra cambiato e non solo a livello calcistico. Adriano Galliani si trattiene a fatica, Carlo Ancelotti invece deborda. E mentre il Milan, appena finita la partita di Bergamo, ha pubblicato sul proprio sito gli episodi di 7 partite (in 10 giornate) macchiate da errori arbitrali a sfavore dei rossoneri, Ancelotti non ha paura a dire quello che pensa, trasformandosi in un fiume in piena: «Continuano a verificarsi episodi che ci penalizzano al di là delle obiettive difficoltà che incontriamo. Anche a Bergamo, come altre volte, larbitro non ha visto bene. È un dato di fatto, è sotto gli occhi di tutti, ci sono stati episodi che ci hanno danneggiato pesantemente. Quando ci sono cose che si ripetono, viene il dubbio, anche se spero che quello che è successo in campo sia frutto di casualità».
Un attimo di ripensamento, ma subito i cattivi pensieri tornano prepotenti.
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