Chiara Campo
Uova fresche, verdura arrivata direttamente dai campi, barattoli di miele. Gli agricoltori potranno vendere la loro merce al mercato. Il via libera del Comune, per ora, sarà limitato: solo due bancarelle al massimo ogni cento destinate al totale dei posteggi destinati al settore alimentare, ma è comunque un inizio. È una delle novità introdotte dal «Regolamento per la disciplina del commercio sulle aree pubbliche», ossia l’insieme delle norme che disciplinano la vendita nei mercati e nelle fiere. Il documento, che ieri è stato approvato dalla giunta e ora attende il sì definitivo del consiglio comunale, sostituirà il regolamento in vigore dal 1971. «Abbiamo lavorato quattro anni per arrivare a questo testo - spiega l’assessore al Commercio, Roberto Predolin - ma siamo molto soddisfatti, soprattutto perché abbiamo utilizzato il metodo del confronto e del dialogo con tutti i rappresentanti di categoria, e il documento finale è stato condiviso da tutti, non abbiamo imposto nulla».
Quella agli agricoltori, precisa Predolin, sarà «un’apertura timida, solo il 2 per cento delle aree, ma offriamo la possibilità di presentare al mercato merce che arriva direttamente dalle campagne. Il Comune raccoglierà le richieste e stilerà una graduatoria, non porteranno via posti agli attuali ambulanti, ma occuperanno posteggi vuoti, dal momento che in molti mercati le presenze sono scese, anche di 15-20 posti in un anno». Ad oggi i titolari degli spazi sono 14mila, che «ruotano» attorno a 96 mercati settimanali, circa sedici al giorno. Il regolamento fa propria la legge regionale approvata due anni fa e introduce sanzioni da 50 a 500 euro (di fatto già applicate) per chi non segue le direttive, prevedendo la sospensione dell’autorizzazione fino a venti giorni in caso di violazioni gravi o reiterate. Viene considerato «di particolare gravità», ad esempio, il mancato rispetto delle disposizioni sulla pulizia del posteggio e delle aree del mercato, l’estensione abusiva, per oltre un terzo, della superficie autorizzata e il danneggiamento della sede stradale, degli elementi di arredo urbano e del verde pubblico. Gli ambulanti inoltre saranno obbligati ad esporre in modo visibile il cartello identificativo e l’autorizzazione commerciale.
«Stiamo creando un laboratorio operativo con l’Amsa - spiega Predolin -: alcuni operatori andranno soprattutto nei mercati più grandi a spiegare bene come attuare la raccolta differenziata. Poi, chi non rispetterà le norme di pulizia sarà multato». Per i controlli, ammette l’assessore, «occorrono più agenti dell’annonaria e specializzati. Sono già arrivati rinforzi, ma dovrebbero salire a circa 150 unità». Predolin infine anticipa che il Comune «sta pensando ad una riduzione di orario per quei mercati che creano più disagi ai residenti».
Il presidente della Commissione commercio Milko Pennisi (Forza Italia) sostiene che «dovremo approfittare del regolamento per definire una volta per tutte il rapporto tra i mercati e la città, perché i disagi per i residenti spesso sono notevoli».
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