Cronache

Anche Bonazzoli azzurro: «Una iniezione di fiducia»

Anche Bonazzoli azzurro: «Una iniezione di fiducia»

Federico Casabella

Più blucerchiato in azzurro. Dopo Angelo Palombo, ieri pomeriggio, è arrivata a sorpresa un'altra convocazione in Nazionale per la Sampdoria, quella per Emiliano Bonazzoli.
Causa un infortunio a Iaquinta, fermo per una contusione alla caviglia, Roberto Donadoni ha scelto ancora una volta Bonazzoli, già convocato nella prima uscita del dopo Lippi nell'amichevole contro la Croazia. Una convocazione inaspettata per la punta blucerchiata: «Ero tanto convinto che non potessi far parte dell'Italia, che non avevo neanche guardato la lista dei convocati - racconta l'attaccante -. Sono consapevole di essere stato chiamato per sostituire un infortunato, ma in questo momento proprio non ci speravo». Bonazzoli rientra così nel giro della Nazionale superando il periodo di appannamento dovuto ai postumi dell'infortunio: un fase lunga e complessa che si stava ripercuotendo anche sul gioco dell'attaccante, poco lucido e scarsamente presente nel gioco, se messo in confronto con il bomber di razza che i tifosi della Samp hanno assaporato lo scorso anno. 2 gol in 3 giorni e una convocazione che restituisce morale al bomber: «Sono contento perché questo vuol dire che mi seguono e che faccio parte del giro - commenta- . Mi rendo conto di non essere in un buon momento, anche se sto avvertendo miglioramenti, e comunque sono distante dal giocatore che ero prima di farmi male: questa chiamata è una bella iniezione di fiducia».
Da ieri sera Bonazzoli ha raggiunto Milano e domani, con Palombo, sarà a disposizione per Italia-Turchia all'«Atleti Azzurri d'Italia» di Bergamo. "Bombazzoli" torna alla ribalta anche grazie alla prestazione di domenica sul Chievo sotto gli occhi del vice di Donadoni Mario Bortolazzi e, parlando di Samp, l'attaccante blucerchiato tiene i piedi per terra nonostante la prova convincente della squadra: «Se abbiamo trovato la svolta per il nostro campionato lo vedremo domenica sera contro il Torino - racconta -, siamo alla ricerca di una certa continuità di risultati e domenica dopo domenica miglioriamo anche nel gioco: scendiamo sempre in campo cercando la vittoria e tentando di imporci sull'avversario. Domenica siamo stati precisi e abbiamo giocato con grande affinità». Affinità tattiche particolari soprattutto tra Quagliarella e Bonazzoli: «Ci troviamo bene perchè Fabio gioca in maniera simile a Flachi e si muove come chiede il mister. Anche per lui è un grande momento, speriamo si possa continuare così». Infine una dedica per la convocazione: «A mia moglie, a mio figlio, ma anche alla Sampdoria perché ha sempre creduto in me e mi ha permesso di rimettermi dopo un infortunio molto complesso».
Ma la Nazionale non è l'unico tema che fa notizia nell'ambiente. Riccardo Garrone a Gr Parlamento è tornato a scagliarsi contro la gestione della Lega calcio: «Le cose devono cambiare», ha dichiarato il presidente blucerchiato che si lamenta per l'immobilismo della Lega calcio e punta il dito contro l'attuale presidente Antonio Matarrese: «Le cose con lui sono rimaste identiche- afferma il patron della Erg -. Quando è stato eletto era già pronta la riforma che avevamo preparato, ma lui non ne ha tenuto conto».

Garrone è molto scocciato dal comportamento dei colleghi: «Stanno sempre zitti e invece dovrebbero battersi per la riforma che era pronta da agosto».

Commenti