In città sono 4mila. E per loro gli ostacoli da superare sono infiniti: auto che invadono i marciapiedi, semafori senza segnale sonoro, le buche dei cantieri non protette da balaustre (e cè chi cè finito dentro). Una delle tante barriere, però, è destinata a cadere. Il Politecnico, insieme allIstituto dei ciechi, ha messo a punto un brevetto che consentirà a ipovedenti e ciechi di compiere unoperazione semplice, ma solo per chi ha la vista: navigare su internet.
«Come sarà possibile? Grazie ai suoni» spiegano alluniversità. Sarà limmagine scaricata dal web a generare dei segnali audio in stereo. «Attraverso il canale di sinistra si percepisce un normale impulso audio, attraverso quello di destra si genera un impulso tattile fruibile attraverso un trasduttore di contatto da indossare sul dito». Lo strumento, vibrando, permetterà al non vedente di leggere le immagini e inviare i comandi al computer con penna e tavoletta grafica. Sarà lui, a quel punto, a scegliere quali oggetti esplorare nel mare di internet.
Linvenzione, dicono i ricercatori, avrà costi contenuti e permetterà ai non vedenti di «accedere a qualsiasi tipo di informazione presente in Rete». Renderà più facile listruzione a distanza e la ricerca di un lavoro.
La speranza, ora, è che il dispositivo venga prodotto su larga scala e messo in vendita nei negozi nel giro di poco tempo. Una delle tante barriere, così, sarà abbattuta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.