Medicina

Anche l’emicrania e il mal di schiena possono annunziare la depressione

Anche l’emicrania e il mal di schiena possono annunziare la  depressione

Gianni Mozzo

Anche una forte emicrania e un prolungato mal di schiena possono essere sintomi di depressione; ma spesso il medico che visita i portatori di tali disturbi non li colloca nella sfera della salute mentale. Inoltre la terapia cui si ricorre in oltre la metà dei casi è rivolta ai sintomi «emotivi» e non a quelli fisici, che devono comunque essere cancellati o almeno alleviati. Questi sono alcuni risultati della ricerca «Eurisko», presentata nei giorni scorsi a Milano durante la tavola rotonda su «Dialogo fra mente e corpo nella depressione», cui ha partecipato anche il direttore generale della federazione per la salute mentale, Peter Garrison. I pazienti intervistati hanno detto che la sintomatologia fisica della depressione influisce in modo assai negativo sulla qualità della vita, in termini di vita quotidiana, relazioni con familiari e amici, vita professionale. A questo proposito, c’è da sottolineare che gli italiani depressi perdono in media 14 giorni di lavoro all’anno, contro i 37 dei canadesi e i 7 dei brasiliani. Nella scala dei sintomi fisici più disturbanti, la metà degli intervistati mette al primo posto malessere indefinito e dolori diffusi, il 27 per cento indica il mal di testa e il 23 il mal di schiena.
Il professor Giovanni Cassano, dell’università di Pisa, definisce la depressione «una malattia dei sentimenti che nascono dal corpo e si esprimono attraverso il corpo. Il depresso è più vulnerabile ai tumori, all’ipertensione ed a tutte le malattie cardiovascolari. Può soffrire anche di cefalee, tremori, dolori articolari e muscolari, alterazioni del sonno e ciò comporta una profonda astenia, la perdita dell’autostima e perfino il desiderio di morte».
La terapia deve essere protratta almeno 6-8 mesi al fine di evitare ricadute della malattia e quindi una tendenza alla cronicizzazione; in tal senso la scelta del farmaco efficace e tollerato va incontro all’esigenza di un’assunzione a lungo termine, consentendo al paziente di conseguire oltre alla risoluzione dei sintomi anche una buona qualità di vita sociale e lavorativa.

Gli antidepressivi sono farmaci indispensabili e sicuri.

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