
Andamento lento. Continua il piano del sindaco per rallentare il traffico a 30 all'ora in città. Aveva annunciato all'incirca un anno fa con la "task force per la mobilità attiva" coordinata dal consigliere della Lista Sala Marco Mazzei cento "zone 30" davanti alle scuole e nuove aree pedonali perchè "nessuno vuole fare guerra alle auto - aveva premesso - ma tutti noi pensiamo che 49 auto su 100 abitanti siano troppe. Dobbiamo dare l'alternativa e allinearci ai tempi che cambiano in cui i giovani sono meno interessati al possesso dell'auto". Tant'è, i cartelli con il limite dei 30 all'ora si sono moltiplicati e altri ne stanno per arrivare, dalla zona del Politecnico di Milano all'Ortica. Sono appena state firmate nuove ordinanze. Sarà reallentato il traffico nel tratto sud di piazza Leonardo da Vinci, su cui si affaccia il "Poli", che rappresenta di fatto il continuo di via Giovanni Celoria. Lo stesso provvedimento scatterà in via De Nicola, nel quartiere Sant'Ambrogio, nel tratto compreso tra via Voltri e via San Vigilio, compreso il tratto che conduce alla scuola primaria al civico 2. Idem in via Amadeo, zona Ortica, nel tratto compreso tra via Aselli Gaspare e via Temistocle Calzecchi. Il Comune fa riferimento alla direttiva del Ministero delle Infrastrutture che cita tra le "principali condizioni a cui fare riferimento per istituire dei limiti di velocità inferiore a 50 km/h nelle strade o tratti di strada", tra gli altri, la frequenza di ingressi e uscite carrabili (e non) da fabbriche, stabilimenti, asili, scuole, campi sportivi, parchi gioco, luoghi di culto, ospedali, musei. E Amat (Agenzia mobilità e ambiente) ha certificato che nelle strade in questione i vincoli sono rispettati.
E dopo anni di proteste e mozioni da parte del Municipio 1 contro la fila di pullman posteggiati in Foro Bonaparte o quasi fin tutti il Castello Sforzesco, nelle scorse settimane la giunta ha approvato un atto di indirizzo politico per riorganizzare la sosta dei bus turistici. La loro presenza "prolungata, irregolare e spesso disordinata" presso "aree sensibili come il Castello genera criticità in termini di viabilità, sicurezza stradale, inquinamento atmosferico e decoro urbano" è la premessa. Nei prossimi mesi quindi saranno "sfrattati" dal centro. Gli indirizzi prevedono di "incentivare la sosta in aree esterne rafforzando quelle a ridosso del perimetro di Area C (Bastioni di Porta Venezia, Repubblica, Ceresio, Pagano) e quelle in prossimità dei nodi di interscambio bus/metro come Cascina Gobba, Lambrate, Rogoredo, Lampugnano, San Siro, Assago, con l'incremento del numero degli stalli ad oggi presenti. Sarà incentivata la sosta in periferia creando infrastruutture ad hoc e potenziando le stazioni esistenti e attrezzandole con servizi essenziali per gli autisti (anche per la fermata lunga o notturna). In Foro Bonaparte il Comune farà interventi strutturali per facilitare le manovre dei veicoli, in modo che facciano soltanto scendere i turisti e li vengano a recuperare a fine visita, sostando però fuori dal centro.
Sarà rimodulata la tariffa giornaliera per la sosta dei bus turistici, a seconda delle aree più interne o più esterne rispetto alla Cerchia, e come condizione per l'ingresso in Area C i pullman le società dovranno aver prenotato uno stallo di sosta.