Cronache

Andar per cantine di Toscana tra sapori antichi e sempre nuovi

L’aveva detto Fabrizio Ciardelli, agente a Genova di Casa Ruffino: «La nostra azienda festeggia quest’anno i 130 anni di storia. Origini toscane, proprietà ormai quasi centenaria della famiglia Folonari, ma spirito, come dire?, fondamentalmente ligure per discrezione e riservatezza che, a volte, possono apparire eccessive». Il contrario dei prodotti, che occupano un posto d’onore in enoteca e in tavola, più ancora all’estero che in Italia (Ruffino esporta tre quarti circa della produzione annuale, e di questa il 45 per cento va negli Stati Uniti), con punte di assoluta emergenza nella fascia dei cosiddetti «Supertuscan». In questo senso, come confermano fra l’altro i gemelli Bisso (ristoratori «Da o Vittorio» a Recco), «i buongustai liguri sono fra i più disponibili ad accogliere il variegato panorama di proposte, persino per quanto riguarda le sfide più ardite». Vale, ma è solo un esempio, per il «Romitorio di Santedame» (60 per cento Colorino e 40 Merlot, affinamento di 18 mesi in barriques di Allier e Troncais), o per «La Solatia Chardonnay» (90 per cento Chardonnay e 10 Viognier, affinamento di tre mesi in barriques). Intanto l’azienda che ha sede a Pontassieve e tenimenti sparsi nel Chianti, a Montepulciano e Montalcino, archivia un’annata 2006 definita dall’amministratore delegato Luigi Folonari «straordinaria» per fatturato - oltre 62 milioni di euro, l'8 per cento in più dell’anno precedente - con una produzione annuale di 14 milioni e 700mila bottiglie. A complemento di un ciclo quinquennale di investimenti, dal 2000 al 2005, sono stati portati a termine gli impianti di nuovi vigneti, la costruzione di due nuove cantine, e la ristrutturazione del castello di Monte Masso. Ora è il momento del lancio di alcuni nuovi vini top: sono quelli nati dalla collaborazione con l'enologo Carlo Ferrini nella tenuta di Murlo, per la produzione di un nuovo vino Ruffino per la nuova riserva di Chianti Classico della tenuta Santedame, oltre ad una linea di vini cru dalla Tenuta Borgo Conventi in Friuli acquistata sei anni fa. Una puntata nelle tenute della Casa, accompagnati dalla «guida» Edoardo Torna, brand ambassador di Ruffino, si trasforma in immersione totale in un ambiente vocato alla qualità. Il paesaggio dolce delle colline, le viti che si risvegliano dal torpore invernale, le cantine dove matura il nettare di Bacco, e, non ultimo per importanza!, l’abbinamento alla cucina della tradizione - finocchiona, bruschette, ribollita, fiorentina al sangue, cantucci - esaltano il piacere della degustazione. Meglio se inanellando in successione (e con le dovute, imperdibili soste) i tenimenti Ruffino di Poggio Casciano, Monte Masso, Santedame, Gretole, Solatia, Greppone Mazzi e Lodola nuova.

Tra borghi e sapori antichi e sempre nuovi.

Commenti