Daniele Petraroli
Chi occupa illegalmente e abusivamente, alla fine, la vince. Questa la morale della questione Angelo Mai. Dopo mesi di trattative sotterranee è stato raggiunto un accordo in extremis nella notte tra lunedì e martedì tra i ragazzi del laboratorio culturale nel pieno del rione Monti e il Campidoglio. Con la resa di questultimo ovviamente. Gli occupanti hanno ottenuto, infatti, unarea splendida (e, fatto di non secondaria importanza, grande ben 800 metri quadrati) allinterno del parco San Sebastiano davanti a piazza Numa Pompilio. Precisamente in un ex circolo bocciofilo comunale. Quel che desideravano quindi. Un posto in una zona centrale, con una metratura adeguata e che fosse immediatamente disponibile. Accontentati in pieno. Unico neo, se così si può dire di una location allinizio dellAppia antica, è che andranno eseguiti dei lavori prima di poter destinare la struttura (un capannone e una casetta in muratura) alle loro iniziative «culturali». Lavori che, secondo il Comune, dureranno poco più di due mesi e che dovrebbero permettere di insonorizzare completamente ledificio.
Tutto risolto, quindi, con gli occupanti in festa per il risultato raggiunto? Neanche per sogno. Nonostante i proclami trionfalistici di Veltroni («Dove riconosciamo che cè una realtà che ha valore, noi la tuteliamo. Questa è la positiva conclusione di una discussione cominciata alcuni mesi fa. Da una parte era necessario garantire gli spazi del Viscontino, dallaltra far proseguire lesperienza dellAngelo Mai, e non necessariamente queste due esigenze devono essere conflittuali») la questione non è chiusa. I ragazzi del «laboratorio culturale», che hanno già rifiutato in passato ben 5 proposte tra cui lex cinema Volturno, in serata hanno sollevato nuovamente molti dubbi sulla loro destinazione. «Cè un intendimento di base con il Comune - ha dichiarato Pina Vitale, tra le principali animatrici delloccupazione di via degli Zingari - ma cè ancora molto da discutere. Attendiamo garanzie sulla validità delloperazione prima di lasciare lAngelo Mai. Vogliamo concertazione per quello che riguarda i tempi e le modalità». Risultato? Rimarranno allinterno dellex convitto anche il 25 luglio quando in via degli Zingari si presenteranno le ruspe per ristrutturare ledificio. «Pensiamo che per il momento il nostro laboratorio culturale possa convivere benissimo anche con un cantiere». Il rischio di un nuovo braccio di ferro con il Campidoglio, dunque, è ancora concreto.
Intanto sorgono nuovi problemi sul luogo in cui finirà l«Angelo Mai occupato». Sembra che siano contrari, e quindi pronti a far sentire le loro proteste, i genitori dei bambini della elementare «Giardinieri» che si trova esattamente di fronte allex bocciofila comunale. Inoltre proprio i ragazzi del laboratorio culturale hanno avanzato dubbi sullidoneità della struttura. «Cè innanzitutto un problema di inquinamento acustico - ha spiegato Gianmaria Tosatti - così comè non è adatto alle nostre esigenze. Basti pensare che negli anni passati a causa del rumore alcuni eventi dellEstate romana, prima, e il Gay village, poi, hanno dovuto rinunciare a quello stesso spazio che è stato offerto a noi».
Tornando allAngelo Mai del rione Monti, invece, i lavori secondo le intenzioni del Comune dovrebbero concludersi entro due anni con una spesa complessiva di 3 milioni e 168mila euro. Obiettivo, restituire una sede decente alla media «Visontino» che attende da anni.
«Veltroni ha deciso di cedere alle pressioni degli occupanti abusivi - è il commento di Fabrizio Sequi, consigliere di Forza Italia in I municipio -.
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