Aniasa: «Pmi traino della domanda»

Il presidente Soma: «Ecco dove il settore deve puntare». La nuova frontiera del web

Diego Luigi Marin

Vento in poppa per il noleggio di veicoli e il fleet management. I dati del 2005 pubblicati dall’Aniasa, l’associazione che riunisce gli operatori del comparto, arridono al settore, capace di segnare un fatturato di 3.691 milioni (più 11%) e di raggiungere le 272.442 immatricolazioni, per un parco circolante di 593.177 unità. «È una crescita - dice il presidente Gianluca Soma - che prosegue ininterrotta da un decennio, confermando il nostro ruolo di primo piano nella mobilità, nei trasporti, nei servizi turistici e nella gestione delle flotte aziendali; senza dimenticare il legame con l’industria automobilistica di cui l’autonoleggio resta il principale cliente». E cresce, in particolare, il noleggio a lungo termine, con l’aumento del 13% del giro d’affari, il canone medio mensile passato da 490 a 506 euro (con la richiesta di mezzi più dotati di optional e in tema di sicurezza) e una flotta pari, alla fine del 2005, a 470.700 veicoli. «In parallelo con il trend che vede le aziende preferire a proprietà e leasing finanziario la formula del noleggio». Merito anche di una proposta di servizio che il settore indirizza in modo sempre più mirato a Pmi, professionisti e artigiani. Considerando che le auto aziendali circolanti sono circa 4 milioni, i margini di sviluppo appaiono ancora assai ampi. «Pmi e ditte individuali - conferma Soma - saranno il traino della domanda nei prossimi anni. Si punta soprattutto su due aspetti: la capillarità del canale e il prezzo, che si lega a un prodotto diverso da quello richiesto dalle grandi imprese. Non serve il “tutto incluso”, ma bastano i principali servizi assicurativi e di manutenzione, cui aggiungere eventuali prestazioni ulteriori da pagare solo all’occorrenza». Così i costi, rispetto al canone tipo di una vettura media, possono ridursi fino al 30-35%. «Oggi il settore si sta attrezzando per convertire al noleggio i veicoli già in uso alle piccole aziende: attraverso le reti dei concessionari, che si trasformano quindi in partner logistici delle nostre imprese, si procede alla permuta del vecchio con il nuovo in locazione, scontando il valore residuo come anticipo sui canoni». È un canale, questo, che appare in continua crescita: «I margini sui veicoli sono risicati - osserva Soma - e i dealer affiancano volentieri altre opportunità di reddito come già i servizi finanziari e assicurativi. Da una recente ricerca è emerso che l’80% dei concessionari aveva una proposta di noleggio a lungo termine per i clienti business o era comunque in procinto di inserirla a portafoglio». Il target dei professionisti e delle piccole imprese presuppone una capacità di azione capillare, che le imprese del renting hanno affidato anche ai network degli sportelli bancari e postali. La nuova frontiera è però rappresentata dal web: «Le esperienze di commercio elettronico condotte su siti come Quattroruote e Carplanning - sostiene Soma - hanno prodotto ottimi risultati. È d’importanza chiave poter configurare la propria auto e ricevere un preventivo a stretto giro.

E unendo a questo il contatto telefonico, ecco la possibilità di chiudere efficacemente il cerchio della vendita».

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