Quando nove conigli nani sono in grado di mobilitare vigili, ambientalisti, Tar e perfino il presidente della Repubblica. Tutto vero. Accade a Sondrio dove, per far sgomberare la famigliola di animaletti dal terrazzo di un'abitazione privata, è intervenuta la polizia municipale, con tanto di mandato e ordinanza. Nemmeno di trattasse di rom abusivi o di immigrati clandestini. «Quei conigli non possono stare in terrazza un minuto di più». Il motivo? Ragioni igieniche. I vicini di casa della padrona della felice colonia di coniglietti non hanno gradito i «ricordini» lasciati tra i vasi dei loro fiori. E quindi ai conigli viene ordinato di spostarsi una quindicina di metri più in là. Il testo dell'ordinanza finisce sul tavolo del Tribunale degli animali di Como e l'associazione in difesa degli animali Aidaa si occupa del caso. Tanto che nei prossimi giorni impugnerà l'ordinanza davanti al Tar della Lombardia e invierà un ricorso straordinario al presidente Giorgio Napolitano, niente po' po' di meno. Sarà chiesto il suo intervento per salvare i conigli nani sfrattati.
«Se l'ordinanza emessa fosse legittima - spiega il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce - a Sondrio nessuno potrebbe più possedere un coniglietto nano che di fatto è considerato un animale d'affezione. I conigli vengono venduti tranquillamente in tutti i garden center.
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