In un anno 24 nuove specie di droghe: boom tra i giovani

È allarme per la diffusione delle nuove droghe in Europa: secondo l’osservatorio europeo Europol nel 2009 si è toccata la cifra record di 24 nuove droghe segnalate, sia chimiche che psicoattive o «spice». Nell’anno precedente, per dare una misura del fenomeno, erano state segnalate meno della metà di nuove droghe. Nel 2009 si segnala soprattutto il diffondersi di nuove erbe da fumare prodotte con cannabinoidi sintetici (il cosiddetto fenomeno degli «spice») e la crescente popolarità delle droghe sintetiche, a partire dalle anfetamine. L’osservatorio Europol lancia l’allarme: «Costano poco, si trovano facilmente e creano enormi danni alla salute». In tutto, lo scorso anno sono circolati in Europa nove tipi di nuovi cannabinoidi sintetici e 4 derivati delle anfetamine. Ma si conferma anche il boom dell’ecstasy, e una marea di composti sintetici dai nomi impronunciabili come il Metamfepramone, l’Etaqualone, l’Odt, il Pregabalin. Ad allarmare è soprattutto la disponibilità di queste sostanze su Internet, dove vengono vendute come «sostanze non destinate all’alimentazione umana», spacciando per concimi o sali da bagno droghe sintetiche pericolosissime, e rappresentando così, sottolinea il rapporto «una sfida crescente per il monitoraggio del fenomeno, la risposta sul campo e il controllo sull’uso delle nuove sostanze psicoattive».
Sempre a proposito di dipendenze, un’altra ricerca ha accertato che quasi 4 milioni di italiani sono «malati di sesso, gioco e lavoro». E, come se non bastasse, «uno studente su 3 è dipendente dal telefonino». È quanto emerge dai dati forniti dalla Siipac, la Società italiana intervento patologie compulsive, che si occupa di guarire gli italiani da queste nuove addictions.
Si tratta di vere dipendenze, alla stregua di quelle più classiche da droga e alcol. Il lavoro e il sesso sono quelle più diffuse tra gli italiani (il 6%), ma la dipendenza che si cura di più è quella dal gioco (ne è colpito il 3% della popolazione). In questo caso, spiega la psicologa Florinda Maione, responsabile della sede Siipac di Roma, tra le vittime ci sono anche giovanissimi, anziani e donne. Ma come gioco non si intende solo quello d’azzardo. «Si va dal gioco on line - spiega Maione - che è più alla portata dei giovani, che giocano riuscendo facilmente a tenere all’oscuro i genitori, al “gratta e vinci” che è vietato ai minori ma questo si dice troppo poco». I giovanissimi, tra l’altro, non esitano a fare scommesse in denaro. Le donne, spiega ancora Maione, «puntano più su giochi come il lotto, il bingo e le slot machine». Il risultato è sempre lo stesso: «Un danno economico - sottolinea la psicologa - ma anche una vita rovinata: il gioco, così come il sesso, influisce al punto da far perdere gli affetti e anche il lavoro».
Altra dipendenza «calda», è quella chiamata sex addiction: ad avere questo problema, quindi, non sono solo i vip famosi da Tiger Woods a Michael Douglas (entrambi sono stati ricoverati in cliniche ad hoc), ma anche persone normalissime. Da una ricerca fatta da un’equipe di sessuologi su un campione d’età compreso tra i 20 e i 45 anni, il 6% è risultato dipendente dal sesso. In questo caso è la persona malata che si rivolge a noi perchè ha un forte danno economico, considerando le cifre spese per prostitute e trans.

Ma anche perché queste persone sono così ossessionate dal sesso da non riuscire a dedicarsi ad altro: così perdono la moglie e anche il lavoro; è esattamente come per la dipendenza dalla droga. Nel caso della dipendenza dal gioco invece sono i familiari a cercare un aiuto.

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