Da un anno a Modena il primo ambulatorio cardiometabolico

Al Policlinico di Modena presso la Struttura complessa di cardiologia, accanto al Centro Benessere Donna dedicato alla salute femminile in post-menopausa, è attivo il primo ambulatorio cardiometabolico. Il servizio, in funzione da circa un anno, è rivolto alla valutazione e alla ricerca nel campo del rischio cardiovascolare globale e della sindrome metabolica, patologia che interessa quelle persone che, pur non avendo avuto un infarto, soffrono di diabete, ipertensione, sovrappeso, obesità, alterati livelli di colesterolo e trigliceridi.
«La sindrome metabolica - spiega Maria Grazia Modena, direttore della struttura complessa di cardiologia - è una condizione che espone le persone ad alto rischio: per esempio avere il diabete equivale ad aver avuto un infarto. Prevenire queste due patologie insieme è possibile anche in un centro di cardiologia, struttura in genere preposta a curare solo quei malati che hanno avuto un fatto cardiaco vascolare. Finora abbiamo valutato 700 persone, provenienti dalla provincia ma anche dal resto d'Italia. Dopo una visita che comprende anche un'ecografia del cuore e dei vasi, viene indicata a tutti una dieta e un programma di attività fisica, in associazione ad una eventuale terapia medica.

Il tutto in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale». Alla struttura modenese, è stato donato di recente, da Takeda, un ecocardiografo portatile. Lo strumento permetterà di eseguire gli esami al letto di quei pazienti che non potranno accedere all'ambulatorio.

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