«Dalla Annunziata spot per Vendola»

In Puglia Rocco Palese l’aspirante governatore del centrodestra s’affannava in una campagna elettorale fra piazze e mercati. A Roma invece, il governatore uscente e ricandidato Nichi Vendola la sua corsa verso le urne la iniziava nel comodo salotto di Lucia Annunziata, non esattamente una nemica del centrosinistra. È finita con il Pdl tutto a denunciare «lo spot gratuito della Rai» a favore di compagno Nikita e a chiedere l’intervento del direttore generale Masi, del direttore di Raitre Di Bella e della Vigilanza. E con la conduttrice di In 1/2 ora a difendere il suo diritto a invitare «chi voglio». Dice la Annunziata che il rispetto del pluralismo «si calcola a fine stagione e attualmente se mai è sbilanciato sul centrodestra». Respingendo poi la richiesta di invitare anche Palese, precisa che lei, Vendola lo ha invitato perché «è il fenomeno della stagione». E il punto è proprio questo. Se è vero che la par condicio elettorale scatta solo fra due settimane, è innegabile che Vendola s’è vista offrire su un piatto d’argento la possibilità di accreditarsi come guida non solo della Puglia, ma anche del centrosinistra, guadagnando un respiro nazionale certo utile in vista del voto. Lui non se l’è fatta sfuggire. Ha distribuito pillole di saggezza a destra e soprattutto a manca: bene Romano Prodi possibile sindaco di Bologna, male la candidatura in Campania del «sindaco sceriffo» Vincenzo De Luca, che «produce disagio in chi è di sinistra».

Poi, dopo aver concesso il dono dell’«intelligenza» a Pier Luigi Bersani, ha scavalcato il leader del Pd al centro, annunciando «l’ambizione di costruire una rete di rapporti inediti nel centrosinistra», riabilitando finanche Bettino Craxi e annunciando che «io non odio Berlusconi perché l’odio appanna la vista». Non restava che blandire anche la sinistra, e Nichi lo ha fatto avvertendo che «per fare il nucleare dovranno far venire l’esercito». Se soccorso rosso voleva essere, forse ha fatto più male al Pd.

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