Roma

Anziani, famiglie, rom Ecco le politiche sociali

BILANCIO In 18 mesi tanti già i risultati dell’assessorato guidato dalla Belviso

Anziani, famiglie, rom Ecco le politiche sociali

Rispetto dei diritti e osservanza dei doveri, attenzione alla terza età e alle fasce più deboli della popolazione, senza trascurare le neomamme. E soprattutto messa a punto di una soluzione per l’annoso e gravoso problema dei campi nomadi. Questi i punti cardine di 18 mesi di lavoro dell’assessore capitolino alle Politiche Sociali, Sveva Belviso, illustrati in «Colloquia con la città», il ciclo di incontri con stampa e cittadini organizzati da Eur Spa. «In questo anno e mezzo di Giunta abbiamo voluto dare priorità alle emergenze sociali e all’aiuto alle frange più fragili della cittadinanza, in particolare anziani e famiglie», spiega l’assessore alle Politiche Sociali che ha poi snocciolato una serie di dati concreti. A partire da «Pronto Nonno», un numero verde - 800147741 - attivo dallo scorso luglio e dedicato agli over 65 che, oltre a fornire informazioni di ogni tipo, prevede anche l’aiuto a domicilio in caso di malessere. Il «filo diretto» con le strutture sociali capitoline ha registrato un vero boom di chiamate: in soli 3 mesi, 7 mila in entrata (il 60 per cento delle quali per questioni sanitarie leggere) e 14 mila in uscita. «Per le famiglie è inoltre attiva da maggio Carta Bimbo, il progetto, valido fino al compimento di un anno di età del bambino, che mette a disposizione delle neo-mamme che hanno partorito o partoriranno nel corso del 2009 l’aiuto di un tutor qualificato - puntualizza Sveva Belviso - e un sostegno al reddito attraverso sconti del 20 e del 30 per cento su prodotti per l’infanzia come latte, culle, pannolini e passeggini». Anche in questo caso le richieste hanno superato ogni più rosea previsione, raggiungendo in soli 3 mesi e mezzo, le 7mila carte distribuite. E veniamo allo scottante capitolo dei campi nomadi, una situazione come ha sottolineato lo stesso assessore «per troppo tempo trascurata nella nostra città». Per colmare la lacuna delle precedenti amministrazioni di centrosinistra, il Campidoglio ha provveduto a stilare un Piano ad hoc, adottato dal prefetto Giuseppe Pecoraro, in qualità di commissario straordinario dell’emergenza nomadi del Lazio. «Il provvedimento risponde all’obiettivo di dare un nuovo volto a Roma, basato sul rispetto dei diritti e l’osservanza dei doveri, inclusione sociale e legalità», assicura la Belviso. Dagli oltre cento siti nomadi esistenti - di cui più di 80 insediamenti abusivi, 14 campi «tollerati» e 7 villaggi autorizzati - si passerà esclusivamente a 13 villaggi autorizzati, da non più di 650 posti cadauno: Salone, Gordiani, Camping River, Castel Romano, Candoni, Cesarina, Lombroso, Ortolani, Salviati, La Barbuta, Nuovi Villaggi A e B e infine la struttura di transito di 600 posti, di cui 400 fissi e 200 destinati all'accoglienza dei nuclei in attesa di collocazione. In cifre, le 7100 persone oggi ospitate nelle strutture dovranno ridursi almeno a 6000 ed i 1100 in esubero si sposteranno in provincia o nei Paesi d’origine. I campi «tollerati», chiusi entro il primo semestre 2010, sono: Casilino 900, Tor de’ Cenci, La Martora, Baiardo, Foro Italico, Monachina, Naide, Dameta, Arco di Travertino, Spellanzon e Sette Chiese.

In 5 dei nuovi villaggi autorizzati sono già partiti i cantieri ed entro i primi di novembre è previsto il completamento dei lavori.

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