Anziani «nudi» alla meta: un modo per vivere nella propria casa serenamente

L'idea della Cgil Pensionati ligure: aiutare i vecchietti a vendere la «nuda proprietà» dei loro appartamenti conservando il diritto di abitarci a vita e rinpinguando notevolmente le entrate mensili. La soluzione prevede l'intervento degli assessorati regionali e comunali. Potrebbe diventare realtà con l'apporto delle fondazioni

Pensioni minime, falcidiate dal caro-vita. Anziani ridotti allo stremo, con redditi appena sufficienti (e non sempre) alla sopravvivenza. Magari proprietari orgogliosi della casa in cui abitano, ma assillati dall'ansia di non farcela, specie se bisognosi di cure e assistenza.
La Cgil della Liguria pensa di aver trovato l'«uovo di colombo». Perché non immaginare un'agenzia che supporti le persone in difficoltà, spesso non autosufficienti, a farcela con le loro forze? In che modo? Aiutandole a vendere la «nuda proprietà» dei loro appartamenti senza cadere vittima di parenti avidi, speculatori d'ogni risma, immobiliaristi senza scrupoli. Assistendoli, cioé, a mettere sul mercato la loro risorsa economica maggiore senza rischiare «cattivi affari» che ne compromettano la serenità.
L'idea pare sia subito piaciuta agli assessorati regionali e comunali, e tre delegati (la presidente del sindacato pensionati ligure, Anna Giacobbe, e gli assessori Lorena Rambaudi e Roberta Papi) si sono messi a lavorare per convincere istituti di credito, fondazioni, organizzazioni di volontariato e Caritas a credere nel progetto.
In Liguria la vendita di alloggi come «nuda proprietà», ovvero mantenendone l'usufrutto a vita da parte del venditore, rappresenta circa il 7 per cento dell'intero mercato immobiliare, laddove la media nazionale è un po' più bassa (5,3 per cento). Considerando anche che la regione è la più «vecchia» d'Italia (27 per cento della popolazione è ultrasessantacinquenne), la soluzione potrebbe essere ottimale. Anche perché molti degli anziani liguri dispongono di appartamenti ampi proprio nelle zone di maggior pregio e maggiore richiesta. «Vogliamo trasformare il patrimonio immobiliare in un reddito per migliorare e allungare la vita», spiegano alla Cgil Pensionati della Liguria. E abbattere le resistenze dei «vecchietti» che temono di non farcela, o di essere vittima di persone che farebbero loro dissipare il patrimonio prima del tempo.

È per questo che, oltre al supporto per la vendita, l'agenzia pubblica vorrebbe organizzare forme di vitalizio capaci di rendere ben più felici e sereni gli anni della vecchiaia a chi ha lavorato per tutta la vita per comprar casa. E ora, spesso, non ha le risorse neppure per mantenerla adeguatamente.

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