Anziani Al San Carlo un questionario per salvare i nonni maltrattati dai nipoti

A volte vengono truffati da falsi controllori del gas che si intrufolano in casa e li derubano. Ma la maggior parte delle volte subiscono abusi dai loro stessi parenti. Gli anziani maltrattati spesso non dicono nulla, incassano il colpo in silenzio, ma subiscono violenza, sia fisica sia verbale.
Da un’indagine effettuata su un campione nazionale, emerge che nel 23% dei casi i maltrattamenti arrivano dai nipoti: ragazzini insolenti che prendono il nonno a male parole, lo percuotono, gli portano via i soldi dal portafogli. Sembrano frequenti anche i casi di mala nutrizione, di percosse, di trascuratezza totale: chi si prende cura del nonno non si preoccupa di procurargli una dentiera, un paio di occhiali, un apparecchio acustico. Da qui l’idea dell’ospedale San Carlo: formare degli operatori sanitari e predisporre dei questionari per capire in che dimensione il fenomeno è diffuso a Milano e in Lombardia.
L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con la cattedra di criminologia della facoltà di Medicina dell’università degli studi di Milano che sta monitorando le tipologie di maltrattamenti, in particolar modo i furti o i cambi repentini del destinatario del testamento, spesso frutto di meschine pressioni.


Tra i fattori da considerare per capire se c’è stata violenza o meno ci sono le echimosi sul corpo, la depressione, qualche fobia, una timidezza eccessiva. E poi ancora, parametri più concreti, come l’assenza di gioielli e oggetti preziosi da casa, che possono essere stati portati via da qualche parente, o i prelievi un po’ troppo frequenti dal conto corrente.

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