Massimo Malpica
da Roma
Cè anche il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, tra i politici che, dopo aver vissuto da inquilini a canone privilegiato in case di proprietà di enti previdenziali, se le sono comprate con gli sconti previsti per legge a favore degli affittuari.
Il 67enne leader del Partito democratico meridionale, oltre ad avere naturalmente diverse proprietà immobiliari in Calabria, in provincia di Catanzaro, anni fa era riuscito ad assicurarsi un punto dappoggio nella capitale, città imprescindibile per chi, come il governatore, fa politica a tempo pieno. E non solo a livello regionale: oltre ai trascorsi da senatore e ministro, infatti, Loiero anche da governatore di una regione sempre più «calda», è frequentemente in visita ai Palazzi romani.
Ad assegnargli lalloggio, quando la sua carriera politica era ancora ai primi vagiti, era stato lInpdai, lora soppresso Istituto nazionale di previdenza per i dirigenti di aziende industriali. Né una reggia né una topaia: un appartamento al terzo piano di un bel palazzo in via Calderini, nel quartiere Flaminio, di circa cento metri quadrati. E un paio danni fa, quando il patrimonio immobiliare dellInpdai è stato assorbito dallInps, loperazione di dismissione degli edifici ha permesso a Loiero, come inquilino «avente diritto», di acquistare quella casa con un congruo sconto.
A differenza di molti dei politici che hanno acquistato alloggi un tempo a equo canone, Loiero ha preferito non commentare con il Giornale i dettagli della sua compravendita immobiliare. Complici anche gli impegni romani degli ultimi giorni (martedì ha partecipato al vertice sulla sicurezza a Palazzo Chigi), il governatore calabrese non ha probabilmente trovato il tempo per comunicarci né lammontare del vecchio canone daffitto né il prezzo pagato per lappartamento. Il suo portavoce, raggiunto telefonicamente sia martedì che ieri, ha infatti spiegato che il presidente, impegnatissimo, preferiva non commentare, «anche perché ha sempre abitato in questo tipo di case e non ci trova niente di male», riferendosi presumibilmente allormai lontano inizio del rapporto di locazione con lInpdai. E al fatto che, a differenza di altri politici e vip, Loiero non ha acquistato interi piani o edifici, ma solo lappartamento in cui già viveva.
Insomma, no comment su tutta la linea quanto al vantaggio economico per lacquisto in uno dei quartieri più eleganti di Roma, tra il Lungotevere e i Parioli. A titolo indicativo, un appartamento nello stesso palazzo dove ha comprato Loiero, ma al piano superiore, non opzionato dal precedente inquilino, è stato messo allasta (e quindi venduto sul libero mercato) dallInps. Cinque camere, doppi servizi e cantine (ma Loiero ne ha una sola), per una superficie di 122 metri quadrati, a un prezzo di partenza, che naturalmente non considera gli sconti concessi agli occupanti, di 451.370 euro. Già così, comunque, decisamente inferiore alle quotazioni del quartiere, che si aggirano tra i 5 e i 6mila euro a metro quadro.
Il Flaminio, come già emerse ai tempi della prima Affittopoli, nel 1995, era un quartiere dove gli enti previdenziali avevano investito massicciamente in immobili. E infatti Loiero non è il solo nome noto in zona. Ha vicini eccellenti, il presidente della Regione Calabria: politici e sindacalisti già messi in vetrina dallinchiesta su «Svendopoli» del settimanale LEspresso. Nello stesso quadrante cittadino, a pochi metri da via Calderini, ma con vista sul Tevere, cè infatti il palazzo ex Ina dove la famiglia di Clemente Mastella ha acquistato ben cinque appartamenti.
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