Archiviata l'inchiesta Vip: niente estorsione da Corona, Vento e Mora

Il gip ha accolto la richiesta del pm: non ci fu alcuna estorsione a danno del capitano della Roma per la richiesta di 50mila euro fatta da Corona per bloccare lo scoop del presunto flirt del "Pupone" con la Vento

Archiviata l'inchiesta Vip: niente  
estorsione da Corona, Vento e Mora

Roma - È finita in archivio l’inchiesta della procura di Roma sull’estorsione ai danni di Francesco Totti che sarebbe stata compiuta dal fotografo Fabrizio Corona, dalla soubrette Flavia Vento e dall’agente Lele Mora. Accogliendo le conclusioni cui era giunto a fine luglio il pm Vincenzo Barba, il gip Tommaso Picazio ha archiviato il procedimento con un provvedimento motivato di dodici pagine. Nella primavera del 2005, a poche settimane dal matrimonio con Ilary Blasi, il capitano giallorosso versò, attraverso il fratello manager Riccardo e il preparatore atletico Vito Scala, 50mila euro a Corona perché bloccasse il gossip circa un flirt con la Vento. La consegna effettiva del denaro avvenne al teatro Parioli, presente il giornalista Maurizio Costanzo, stretto amico di Totti. Per il pm quei soldi erano l’equivalente del mancato guadagno subito dallo stesso Corona cui il settimanale "Gentè non versò quanto pattuito nonostante la pubblicazione dell’intervista alla soubrette.

Per la procura, e ora anche per il gip, non ci fu alcuna estorsione ai danni del calciatore, perchè non c’è stata mai alcuna minaccia né alcun profitto ingiusto. L’inchiesta era nata originariamente a Potenza. Del flirt tra l’attaccante romanista e la Vento cominciò a parlare, il 29 aprile del 2005, il sito "Il Cannocchiale.it", seguito il 12 maggio successivo dal settimanale "Gente", costretto, però, a rimaneggiare l’intervista data in precedenza dalla Vento, che evitò di firmare la liberatoria per l’intervento di Corona, a sua volta impegnatosi con lo staff di Totti a non far uscire nulla di quella storia.

Per pubblicare lo scoop il settimanale guidato dall’allora direttore Umberto Brindani avrebbe dovuto pagare circa 40mila euro ma quei soldi, complice il dietro-front della Vento, che temeva di finire seriamente nel mirino degli ultrà della Roma, non finirono mai nelle tasche di Corona.

Il fotografo, che però non voleva assolutamente rimetterci, fece sapere agli stretti collaboratori del giocatore di voler chiudere la partita accontentandosi di 50mila euro, con la promessa di non far pubblicare più nulla, di smentire il tutto ogni volta che si fosse reso necessario e di evitare ulteriori propalazioni della storia. Una smentita effettiva della Vento uscì pochi giorni dopo su "Chi".

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