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Argentina, svelate foto choc delle vittime dei voli della morte

Consegnate al giudice che si occupa del maxiprocesso contro cento imputati per l'eccidio compiuto in Sudamerica negli anni Settanta

Centotrenta foto inedite dei desaparecidos dei voli della morte durante la dittatura argentina sono state consegnate al giudice federale Sergio Torres, che si occupa del maxi processo ESMA, nel quale circa cento repressori del regime sono alla sbarra per i crimini commessi contro gli oppositori negli anni Settanta. L'anticipazione è stata data dal quotidiano argentino Clarin, che ha pubblicato anche una foto che ritrae le mani legate di una delle vittime. Le foto, scrive il Clarin, sono state allegate agli atti dal giudice.
Gli scatti erano conservati a partire dal 1979 dalla commissione interamericana dei diritti umani della Osa (l'organizzazione degli Stati americani).
Il dossier era stato conservato con il numero 37 e faceva parte dell'istruttoria "Observation in loco", redatta appunto nel 1979. Il plico testimonierebbe, a quanto si apprende, anche le tecniche di tortura applicate dai militari alle vittime.
Il giudice Torres procederà ora a incrociare i dati già in suo possesso con nomi e volti del documento riservato ricevuto dalla commissione Osa.
I corpi dei desaparecidos fotografati furono trovati sulle coste dell'Uruguay. Sono spesso sfigurati dalla lunga permanenza in acqua, ma alcuni tipi di ferite, secondo gli inquirenti, testimoniano le torture a cui erano stati sottoposti prima della morte. Tutti hanno inoltre mani e piedi legati. Sarebbero quasi tutti argentini, secondo le informazioni in possesso del Clarin.

Di fondamentale importanza sono i documenti allegati, i verbali redatti dalla polizia uruguayana su ciascun ritrovamento, dalla metà alla fine degli anni Settanta.

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