Emanuele Romaggioli
Ai Castelli Romani è venerata come una dea. E per lei Ariccia si veste a festa da più di mezzo secolo. Tutto in onore della regina delle tavole: la porchetta. Una prelibatezza che ogni anno attira in città migliaia di buongustai, pronti ad invadere le fraschette locali per una bella scorpacciata di porchetta, rigorosamente accompagnata da pane di Genzano e da un Frascati doc. Una formula rodata nel tempo e pronta allennesima consacrazione durante questo primo weekend di settembre teatro della 56esima edizione della sagra della porchetta.
Un evento cult dei Castelli Romani previsto ad Ariccia fino a domenica sera, con quintali di porchetta di ogni specie e qualità. Nella città delle fraschette, infatti, ogni norcino custodisce gelosamente il proprio segreto, sfornando quel succulento maialino che faceva leccare i baffi anche allimperatore Nerone. A differenza di quanto si pensi, infatti, larte della porchetta ha origini antichissime. Gli storici dei Castelli la fanno risalire a 26 secoli fa, quando Ariccia era circondata dal cosiddetto «barco»: un bosco di querce e castagni dove pascolavano branchi di suini bradi. Da qui labitudine degli ariccini di consumare carne di maiale allo spiedo, pietanza prediletta anche nei banchetti del popolo dei Prisci Latini. E da allora la porchetta ne ha fatta davvero tanta di strada, divenendo uno dei prodotti più globalizzati dEuropa, venduto anche on line. Durante la sagra, organizzata dallamministrazione Cianfanelli e dal comitato per le attività comunali (con il patrocinio della Provincia di Roma), la città offrirà ai visitatori una vasta teca di eventi e iniziative, a cominciare dagli spettacoli musicali e dagli appuntamenti folcloristici. Iniziata ieri con una serata di danze latinoamericane, la festa della porchetta proseguirà oggi con il festival internazionale di humour grafico, nellex chiesa San Nicola di Ariccia. Una rassegna con più di cento vignette firmate dai migliori disegnatori del mondo, messi insieme dallassociazione «Lo scrigno dellarte» di Julio Lubetkin. Tradizione e folclore, invece, faranno da sfondo al «Palo della Cuccagna» e alla tradizionale «Pesata». Un gioco popolare che assegnerà un prosciutto a chiunque ne indovini il peso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.