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Le armi, le divise e l'obiettivo: gli elementi poco chiari dell'attentato tunisino

Tra presunte rivendicazioni e divise usate (o, meglio, non usate) dai terroristi. Sono sempre di più le discrepanze che emergono tra la versione ufficiale e i fatti. A chi credere?

Le armi, le divise e l'obiettivo: gli elementi poco chiari dell'attentato tunisino

I terroristi hanno colpito gli occidentali. Hanno colpito i "crociati". Questo è quello che sappiamo. Sappiamo che sono morte almeno 23 persone e che altre sono state ferite. Nulla più. Prendiamo per esempio i terroristi. Secondo le autorità locali, come scrive il Corriere, non c'è alcun legame tra gli attentatori e gruppi eversivi, ad eccezione di Yassine Laabidi, che "era noto alla polizia ma oer aspetti minori". Il complice, invece, Hathem Kachnaoui, era scomparso da circa 3 mesi e si è fatto vivo solo di recente, usando una scheda telefonica irachena. Era quindi venuto a contatto con gli islamisti iracheni? Se sì, quali?

I servizi di difesa tunisini hanno toppato. Come scrive Sergio Romano sul Corriere: "l’assalto al Parlamento e al museo del Bardo non sono avvenimenti imprevisti e imprevedibili". Lo scorso mercoledì il governo ha annunciato che sarebbero stati almeno 3 i militanti che avevano aiutato gli attentatori. Giovedì vengono arrestate ben 9 persone in qualche modo collegate all'attentato. Collegate, certo, ma in che modo? Quale rapporto c'era tra loro e gli attentatori? Il governo non ha fornito alcuna risposta.

È stato realmente l'Isis a compiere questa azione? C'è chi sostiene di sì, che quella del Bardo sia una operazione di rilancio di immagine dello Stato islamico, dopo le sconfitte in Iraq. Rita Katz, per esempio, come scrive il Corriere, "ha annunciato che l’Isis avrebbe rivendicato l’attacco - 'la prima goccia di pioggia' - indicando anche i nomi di battaglia dei militanti: Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi. Ma non ci sono prove per autenticarlo". Il governo, invece, è più orientato a pensare che gli attentatori siano in qualche modo legati ai gruppi salafiti di Ansar al Sharia.

Un piccolo dettaglio per comprendere la vicenda riguarda le divise usate dagli attentatori. Sono state davvero usate? O i terroristi erano vestiti da civili?

I due killer del Bardo uccisi a Tunisi 2

Come scrive il Corriere, "la versione ufficiale sostiene che i due terroristi si erano vestiti come soldati e per questo avrebbero colto di sorpresa le guardie. Le foto dei cadaveri ne mostrano uno in abiti civili (felpa rossa, calzoni di una tuta), il secondo invece indossa pantaloni scuri che potrebbero sembrare quelli di un soldato e una maglia.

Ai piedi scarpe da ginnastica". A cosa credere?

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