Losanna. «Signori del Cio, chi vi scrive è un ex atleta, medaglia olimpica, sette volte vincitore del Tour de France». Così Lance Armstrong, stufo di sentirsi attaccato con accuse di doping mai supportate da prove, comincia una lettera inviata direttamente ai responsabili dello sport mondiale per chiedere la testa di Dick Pound, il capo dellagenzia mondiale antidoping (Wada), dal quale Arsmtrong sostiene di venir attaccato pregiudizialmente con accuse «assurde e strumentali».
Il ciclista afferma che Pound «attraverso una lunga serie di abusi ha violato i diritti degli atleti», predisponendo controlli senza che la situazione lo richiedesse. È il caso dellultimo intervento su Armstrong, partito da uninchiesta pubblicata dal quotidiano sportivo francese, smentito nella sostanza dalla sentenza di assoluzione venuta a maggio.
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